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Mare del Nord, entro il 2050 accoglierà 300 GW di eolico offshore

Mare del Nord Eolico offshore
Foto di Norbert Pietsch da Pixabay

La seconda edizione del North Sea Summit

(Rinnovabili.it) – Trasformare il Mare del Nord nella centrale elettrica verde d’Europa. Questo l’obiettivo che si sono dati 9 Paesi europei, riunitisi in questi giorni a Ostenda, in Belgio per la seconda edizione del North Sea Summit. Nove paesi che cumulativamente realizzeranno 120 GW di eolico offshore entro il 2030. Da alzare a 300 GW per la metà del secolo. Si estende e si amplia così l’impegno che lo scorso anno aveva coinvolto solo Germania, Belgio, Paesi Bassi e Danimarca. Oggi alla partita si uniscono anche Francia, Gran Bretagna, Norvegia, Irlanda e Lussemburgo, pronti a rafforzare la cooperazione energetica verde e non solo sul fronte eolico.

A mettere l’impegno nero su bianco sono stati i rispettivi ministri dell’Energia firmano la Dichiarazione di Ostenda. Il documento sostiene lo sviluppo di un piano strategico integrato di sviluppo della rete offshore di alto livello nel Mare del Nord, anche mediante un maggiore coordinamento transfrontaliero dell’infrastruttura e della pianificazione dello spazio marittimo. E accetta di sviluppare futuri progetti di interconnector “ibridi” per creare collegamenti tra le wind farm in mare e i paesi.

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I target sull’eolico offshore nel Mare del Nord

“Insieme – si legge nel testo – abbiamo fissato ambiziosi obiettivi combinati per l’eolico offshore: circa 120 GW entro il 2030 nei mari del Nord […] da portare ad almeno 300 GW entro il 2050″. Nel dettaglio:

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