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Maine e Abruzzo uniti per il bene dell’eolico off-shore

Collaborando, Usa e Abruzzo pensano di testare nelle acque italiane un prototipo di pala eolica off-shore istallata su una piattaforma galleggiante

(Rinnovabili.it) – Dalla collaborazione tra l’Università del Maiine (Stati Uniti) e la Regione Abruzzo potrebbe presto partire la sperimentazione di una nuova turbina eolica off-shore nell’ambito del progetto comunitario Ipa Adtiatic Powered, grazie al quale si stanno completando i necessari studi dei fondali marini, delle correnti e dei venti.

“L’Università del Maine – ha spiegato Iris Flacco dirigente del Servizio Energia della Regione Abruzzo – ha già messo a punto il prototipo per l’eolico off shore la cui particolarità consiste nel non usare piattaforme rigide, da collocare a non più di 50 metri di profondità, ma in piattaforme gallegianti che, attraverso tiranti, possono essere installate ad un massimo di 40 kilometri dalla costa. Questa tecnologia consente di ottenere alcuni risultati non di poco conto: l’abbattimento dell’impatto visivo, la possibilità, per questa ragione, di disporre le pali a gruppi, e per questa ragione ancora, la riduzione dei costi per l’estensione dei cavi”.

Fondali, venti e correnti abruzzesi pare siano le condizioni ideali per testare il prototipo statunitense mentre altre collaborazioni energetiche potrebbero nascere anche con la Finlandia che ha “sviluppato un managment all’avanguardia per la filiera delle biomasse. Nella nostra regione – ha spiegato Flacco – c’è ancora una forte resistenza degli imprenditori al ricorso alle biomasse per l’assenza di una corretta relazione tra tutti gli attori della filiera. Grazie al managment finlandese il circuito che va da chi conferisce i cascani del bosco al proprietario dell’impianto diventa virtuso con un beneficio ulteriore che è legato allo sviluppo di una economia tutta locale”.