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Francia, Macron inaugura il 1° parco eolico offshore del Paese. Pronto ad accelerare

Il presidente francese partecipa al taglio del nastro della prima centrale eolica in mare mentre annuncia nuovi interventi normativi per velocizzare lo sviluppo delle rinnovabili

parco eolico offshore
Credits: EDF

Il primo parco eolico offshore della Francia soddisferà il 20% del fabbisogno elettrico della Loira Atlantica

(Rinnovabili.it) – Tra misure di sobrietà energetica, trattative europee per ottenere la propria “eccezione iberica” e nuovi programmi nucleari, la Francia inaugura il suo primo parco eolico offshore. Il presidente Emmanuel Macron ha partecipato ieri al simbolico taglio del nastro per l’impianto di Saint-Nazaire. Ottanta turbine realizzate nell’Atlantico a circa 15 chilometri della costa, che, grazie ad una capacità complessiva di 480 MW, a pieno regime saranno in grado di soddisfare il 20% del fabbisogno di elettricità della Loira Atlantica.

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“Sono giorni felici”, ha commentato il Capo dello Stato dall’imbarcazione che lo portava vicino all’impianto. “Questo è l’inizio del percorso, un primo passo verso il massiccio sviluppo delle energie rinnovabili”. Nei piani dell’Eliseo, infatti, gli aerogeneratori marini dovrebbero svolgere un ruolo importante per l’alimentazione elettrica futura. Ad inizio anno Macron ha affermato di voler almeno 50 centrali eoliche mare entro il 2050. Un obiettivo ambizioso per il settore del vento francese che si somma a quello in ambito fotovoltaico: raggiungere per la stessa data la soglia dei 100 GW solari.

Nuove misure per dimezzare i tempi delle rinnovabili francesi

Peccato che al momento il Paese non vada così veloce. Basti pensare che dalla gara alla costruzione del parco eolico offshore di Saint-Nazaire siano passati 10 anni. Al pari dell’Italia anche la Francia soffre di incredibili lungaggini burocratiche sul fronte rinnovabili. Come ricorda Le Monde, oggi occorrono in media sette anni prima che un impianto eolico a terra entri in servizio nel Paese. Il doppio del tempo necessario in Spagna e Germania. Per i sistemi offshore il tempo d’attesa sale a 10 anni, contro i 5 tedeschi. E per il fotovoltaico le tempistiche non appaiono migliori.

Tutto questo accade in un momento complicato e richiede ancora troppo tempo”, ha sottolineato Macron, annunciando nuove misure per sbloccare le rinnovabili nazionali. Le intenzioni del presidente francese sono quelle dimezzare il tempo necessario e il governo dovrebbe adottare una proposta dettaglia in tal senso il prossimo lunedì.

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Ma i nuovi impianti, sia rinnovabili che nucleari, sono ancora lontani e oggi Parigi cerca nuove strategie per mettere al sicuro il paese. Strategia come l’accordo stretto con Berlino per la fornitura di gas al sistema tedesco. “Stiamo per finalizzare gli allacciamenti finalizzati alla consegna di gas alla Germania se ci sarà bisogno di solidarietà”, ha dichiarato recentemente il presidente della Repubblica. La Germania potrebbe ricambiare a sua volta fornendo alla Francia energia elettrica qualora vi fossero “situazioni di picco della domanda”. Smentite invece, sia dall’Eliseo che da EDF, le voci che vorrebbero un’interruzione delle forniture elettriche francesi all’Italia.