Il Paese intende realizzare oltre 10 GW marini entro il 2040
(Rinnovabili.it) – Semaforo verde per la prima legge sull’eolico offshore della Polonia. Ieri il Senato ha approvato all’unanimità il testo senza ulteriori emendamenti , completando in questo mo il processo legislativo. L’atto passerà ora al presidente Andrzej Duda per essere firmato ed entra in vigore 14 giorni
Per il Paese, culla della produzione elettrica a carbone, si tratta di un passo essenziale. “E’ un momento storico e un atto chiave non solo per la nostra energia ma anche per la nostra economia”, spiega Kamila Tarnacka, vice presidente dell’Associazione polacca per l’energia del vento (PWEA). “La normativa contenuta nel provvedimento […] sosterrà il processo di trasformazione della Polonia verso basse emissioni per i prossimi decenni”.
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Nel dettaglio la legge sull’eolico offshore stabilisce le norme e i regolamenti da applicare allo sviluppo del settore. E definisce i volumi che il Paese intende installare nelle sue acque da oggi fino alla metà del secolo. Entro il 30 giugno 2021, il regolatore nazionale stanzierà i primi sostegni finanziari per realizzare 5,9 GW di capacità. Oltre a ciò, verranno assegnati contratti per differenza (CfD) attraverso il meccanismo delle aste.
Gli obiettivi del governo sono ambiziosi. Per la fine del decennio Varsavia mira ad installare almeno 3,8 GW. La capacità sarà portata a 10 GW entro il 2040 e a 28 GW entro il 2050. Un volume in grado di rendere renderebbe la Polonia il più grande mercato per l’eolico offshore nel Baltico.
L’associazione nazionale stima che il settore sbloccherà 29 miliardi di euro di investimenti nei prossimi anni. Ciò significa “entrate per il bilancio centrale e le casse municipali, decine di migliaia di nuovi posti di lavoro, la realizzazione di un’industria forte e la rivitalizzazione di cantieri navali e porti polacchi“.
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“Le regioni costiere nel nord del paese sono già attive nella catena di approvvigionamento eolica, ad esempio realizzando fondazioni, gru e navi di installazione”, aggiunge Wind Europe. “I porti polacchi come Stettino, Danzica e Gdynia si trasformeranno in ‘hub rinnovabili’ per lo stoccaggio, l’assemblaggio, il trasporto e la manutenzione delle turbine eoliche offshore”.