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La lezione “eolica” impartita da 12 big

(Rinnovabili.it) – Nel settore eolico dodici mercati hanno fatto la storia. Dodici paesi che dalla fine del 1970 a oggi hanno, con velocità diverse, scommesso sull’energia del vento realizzando un’industria forte e consolidata. E sono proprio le loro esperienze e politiche ad essere al centro del nuovo rapporto redatto dal Global Wind Energy Council (GWEC) in collaborazione con l’Agenzia internazionale IRENA. Lo studio ha esaminato nel dettaglio le politiche che hanno contribuito al successo del settore eolico nei mercati di Brasile, Cina, Danimarca, Germania, Grecia, India, Irlanda, Italia, Portogallo, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.

 

La relazione individua e ripercorre la storia delle politiche e delle misure di regolamentazione più significative che hanno contribuito al successo di questa tecnologia energetica nei paesi sopracitati, fornendo un’analisi completa di quanto ancora potrebbe esser fatto. “Con un numero crescente di paesi che generano il 10, 15, 20 per cento o più del loro fabbisogno elettrico dal vento, abbiamo a disposizione diverse lezioni su come sfruttare con successo la sua energia. L’obiettivo della presente relazione è quello di evidenziare ciò che ha funzionato e ciò che ha fallito”, ha spiegato Steve Sawyer, segretario generale GWEC.

 

Dalla fine del 1970 la crisi del petrolio, una combinazione di driver importanti, tra cui la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili importati, il miglioramento della sicurezza energetica e le preoccupazioni ambientali hanno portato allo sviluppo globale dell’energia eolica. “Anche se si tratta di un’industria ben consolidata, ¾ del mercato annuale si trova in sole 4 regioni – l’Unione europea, gli Stati Uniti, l’India e la Cina – e la catena di fornitura è estremamente vulnerabile a eventuali cambiamenti politici. Per mitigare il rischio, l’industria dovrà esplorare ed espandersi in nuovi mercati. Il problema principale è come neutralizzare il rischio associato per facilitare gli investimenti”, ha aggiunto Adnan Z. Amin, direttore generale di IRENA. Il rapporto si rivolge essenzialmente ai paesi membri di IRENA, molti dei quali stanno sviluppando i propri piani per un futuro energetico sostenibile.

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