E’ stata la memoria umana ad ispirare, a un gruppo di ricercatori cinesi, un nuovo sistema di controllo per le wind farm
(Rinnovabili.it) – A seconda delle condizioni meteorologiche, le turbine eoliche sono in grado di affrontare deboli brezze o potenti raffiche di vento. Condizioni variabili che rendono il controllo della potenza degli aerogeneratori un problema estremamente complicato. La maggior parte delle turbine sono state progettate per produrre la massima potenza consentita una volta che i venti raggiungono una certa velocità, detta velocità nominale. Al di sopra o sotto di un certo range di valori, i sistemi di controllo possono apportare modifiche al sistema, ad esempio variando l’angolo delle pale o la coppia elettromagnetica del generatore. Queste variazioni contribuiscono al risparmio energetico in caso di venti deboli e a proteggere il dispositivo da eventuali danni in caso di forti raffiche, ma i sistemi che gestiscono queste operazioni si basano ancora su modelli computazionali complessi e costosi.
A tentare di risolvere la questione con un nuovo approccio è un team di ricercatori cinesi che ha scelto di bio-ispirarsi alla memoria umana per migliorare la conversione energetica. Duan Yong Song, Wen Chuan Cai, Li Peng e Yong Sheng hanno messo a punto un sistema di controllo biologicamente ispirato che si avvale del “ricordo” di passate esperienze di controllo per generare risultati migliori. Nonostante nella fase iniziale non vi siano stati grandi riscontri positivi, il sistema ha imparato velocemente a migliorarsi adattandosi alle prestazioni di un impianto di controllo più tradizionale. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista dell’energia rinnovabile e sostenibile dell’American Institute of Physics.