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Eolico offshore: la Danimarca progetta due isole energetiche da 4 GW

isole energetiche
By ENERGY.GOV – Photo credit: Gary Norton / U.S. Department of Energy – REpower 5 Megawatt Offshore Wind Turbines and Energy Substation, Public Domain, Link

Dai singoli parchi eolici a vere e proprio isole energetiche 

(Rinnovabili.it) – La Danimarca inaugurerà una nuova era per l’eolico offshore. E lo farà con un netto cambio di paradigma, passando dai singoli parchi in mare a vere e proprie isole energetiche. Ad annunciarlo è lo stesso governo presentando la strategia nazionale per raggiungere l’obiettivo climatico 2030. A fine 2019, infatti, il parlamento danese ha formalmente adottato la nuova legge sul clima che stabilisce uno dei target più ambiziosi al mondo. Il Paese si è impegnato a ridurre le sue emissioni del 70% entro il 2030. Per non mancare la meta, Copenaghen ha realizzato un percorso ad hoc che spinge al massimo lo sviluppo delle fonti rinnovabili. A partire ovviamente dall’eolico in mare.

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Nella proposta pubblicata (testo in danese) in questi giorni dal governo, uno dei sei pilastri chiave di sviluppo è rappresentato dalle isole energetiche. L’idea è di realizzare due hub eolici: uno nel Mare del Nord con una capacità da 2GW (ma incrementabili fino a 10GW) e un altro nel Mar Baltico, sempre da 2GW. Il loro compito non sarà solo quello di produrre elettricità dal vento. A lungo termine, le isole energetiche dovranno collegare assieme tecnologie differenti per essere in grado di immagazzinare o convertire questa energia, ad esempio, i carburanti per l’industria pesante o i trasporti.

“La Danimarca deve essere un pioniere verde – spiega Dan Jørgensen, ministro al Clima – motivo per cui teniamo fede alle nostre ambizioni, anche se siamo nel mezzo di una crisi storica. Con l’istituzione delle prime due isole energetiche al mondo, intraprendiamo una nuova era nell’avventura eolica danese. Aumenteremo enormemente la quantità di eolico offshore e allo stesso tempo saremo in grado di utilizzare l’energia per rifornire camion, navi da carico e aerei”.

Accanto alle isole energetiche il documento propone altri 5 pilastri su cui puntare: 

  1. Finanziamenti alle tecnologie sostenibili del futuro: tra cui 58 milioni l’anno per le tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio e ulteriori investimenti nel biogas.
  2. Uso efficiente dell’energia e riqualificazione energetica degli edifici.
  3. Riscaldamento domestico da fonti rinnovabili.
  4. Ristrutturazione e collaborazione con le imprese.
  5. Economia circolare e riciclo per portare le emissioni dei rifiuti a zero in 10 anni.

La Danimarca detiene record europei in materia di rifiuti – ha il ministro dell’Ambiente, Lea Wermelin. – Ecco perché abbiamo fissato un ambizioso obiettivo di neutralità per il settore. In questo modo possiamo creare nuovi posti di lavoro verdi in un’economia più circolare a vantaggio del clima, dell’ambiente e della natura”.

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