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Un’isola per stoccare l’energia eolica: il Belgio ci prova

Secondo un portavoce del ministero dell’Economia, la speranza è quella di dare il via libera al progetto nei primi mesi del 2015

Un’isola per stoccare l'energia eolica: il Belgio ci prova

 

(Rinnovabili.it) – Il Belgio deciderà all’inizio del prossimo anno se dar corpo o meno al suo atollo energetico, la speciale batteria galleggiante pensata per stoccare l’elettricità in eccesso prodotta dalle wind farm nel mare del Nord. Il progetto, annunciato dal governo all’inizio dello scorso anno, ha finalmente un solido consorzio alle spalle e secondo un portavoce del Ministero dell’Economia, la speranza è quella di dare “il via libera nei primi mesi del 2015″. Ma di cosa effettivamente si tratta? A spiegarlo in una nota stampa ufficiale era stato nel 2013 Johan Vande Lanotte, ministro belga dell’Economia, fornendo alcuni dettagli tecnici: il progetto prevede di realizzare un’isola artificiale che si comporti come una sorta di mega batteria galleggiante. Simile a una grande ciambella del diametro di 2,5 chilometri, l’isola sfrutterebbe il suo bacino centrale – profondo 20 metri di più del mare circostante – come se fosse un bacino superiore nell’idroelettrico a pompaggio. In altre parole, quando la produzione eolica degli impianti marini supererà la domanda, l’energia in eccesso verrà usata per spingere l’acqua fuori dal bacino e viceversa, azionando nel passaggio opposto una turbina per la produzione di elettricità.

 

Situato nel Mare del Nord  a cinque chilometri dalla città belga di De Haan, il progetto avrà una capacità di stoccaggio di 2 GWh e sarà realizzato da un consorzio guidato da Electrabel di GDF Suez e la società belga DEME. Se realizzato l’impianto costituirebbe un’anteprima mondiale e aiuterebbe il paese a detta della stessa Bruxelles, a facilitare l’uscita dal nucleare, prevista per la fine del 2015. Inoltre l’atollo integrerà diversi progetti di sviluppo sostenibile legati alla protezione degli ecosistemi naturali. Ciò significa ad esempio, che vi verrà trasferita l’isola di nidificazione delle sterne, attualmente localizzata di fronte al porto di Wenduine, ospitando anche colonie di gabbiani bruni.