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L’impegno dell’Irlanda: il 70% di elettricità da rinnovabili al 2030

Il governo aumenta l’obiettivo a medio termine e guarda all’eolico offshore per guadagnarsi la sicurezza energetica

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In 11 anni l’Irlanda dovrà aumenatre di 40 punti percentuali la quota di elettricità verde prodotta

(Rinnovabili.it) – Diminuire la propria dipendenza dall’estero e abbracciare la transizione energetica vero le zero emissioni. L’Irlanda ci prova con un nuovo obiettivo 2030 che richiederà una significativa impennata delle fonti rinnovabili nei consumi nazionali. L’annuncio arriva dal ministro irlandese per le comunicazioni e l’azione per il clima, Richard Bruton, a margine della Fine Gael National Conference a Wexford. Parlando ai giornalisti, Bruton ha rivelato che il governo è impegnato a portare la quantità di elettricità generata da fonti rinnovabili al 70% del mix nazionale entro il 2030. L’attuale percentuale si aggira intorno al 30%, lasciando ovviamente al gas la parte del leone.

 

Per Brurton uno dei motivi alla base della decisione è che “non ha senso passare ai veicoli elettrici se non si dispone di una rete elettrica pulita e rinnovabile”. Il nuovo obiettivo, ammette il ministro, costituisce “un sostanziale aumento delle ambizioni” e richiederà “cambiamenti significativi”. “Dovremo rafforzare la rete elettrica – ha spiegato Bruton – Ovviamente, ciò significa che dovremo guardare oltre l’eolico terrestre e prepararci ora per una significativa aggiunta di capacità eolica offshore al nostro sistema.

 

Non a caso il Paese si è offerto come test per una nuova tecnologia di aerogeneratori galleggianti, brevettata Saipem, all’interno del progetto AFLOWT (Accelerating market uptake of Floating Offshore Wind Technology). L’iniziativa, finanziata anche con le risorse dell’Unione Europea, mira ad accelerare l’utilizzo commerciale dell’eolico flottante, dimostrandone la competitività in termini di costi e durata, e a sostenere la supply chain già attiva nella regione, che vanta tra le maggiori risorse eoliche e oceaniche del mondo.

 

Per rendere concreto l’obiettivo 2030, il governo dovrà elaborare una nuova legislazione ad hoc. “Ci sarà tutta una serie di problemi da affrontare. Dovremo avere dei sussidi per l’energia rinnovabile e una serie di passaggi dovrà essere soddisfatta. È qualcosa che faremo nel tempo”, ha aggiunto il ministro.

Non si tratta di una vera sorpresa Irlanda è uno dei cinque Stati membri che ha chiesto a Bruxelles una maggiore ambizione nella strategia di decarbonizzazione a lungo termine, sostenendo l’obiettivo di un futuro di rinnovabili 100%. Non solo. Il parlamento è stato il primo nel mondo ad approvare una legge sul divestment: entro 5 anni il Fondo sovrano fermerà tutti gli investimenti diretti a carbone, petrolio, torba e gas.