Il rapporto presentato oggi dall’Insitute for Public Policy Research scagiona l’eolico dalle accuse di chi lo definisce inefficace, inefficiente e inaffidabile
Secondo quanto sostenuto dagli autori della relazione, infatti, l’inefficacia, l’inefficienza o l’inaffidabilità verrebbero ingiustamente attribuite all’eolico, una fonte di energia che, al contrario, risulterebbe avere enormi potenziali di sviluppo: innanzi tutto, non ha un output di energia imprevedibile, è caratterizzata da una produzione stabile nel breve periodo e non comporta rischi né per la salute umana, né per l’ambiente. A ciò si aggiunge la dichiarazione di National Grid, la compagnia britannica di gas ed elettricità, convinta che la rete attuale sia in grado di accogliere quanto prodotto da una nuova potenza di 30 GW di capacità eolica, senza la necessità di effettuare alcun intervento strutturale. La relazione è stata accolta con favore dalle associazioni di settore attive nel Regno Unito, convinte che l’eolico possa creare 76.000 posti di lavoro entro il 2021 e generare 700.000 sterline per ogni MW di capacità installata.