Primo quadro regolatorio per le infrastrutture energetiche offshore “verdi” dell’Australia
(Rinnovabili.it) – Star of the South, il primo progetto eolico offshore dell’Australia, ha finalmente un quadro regolatorio. Il 25 novembre, infatti, la Camera dei rappresentanti ha approvato un pacchetto di leggi finalizzato allo sviluppo delle nuove infrastrutture elettriche offshore del paese. Tre disegni di legge, passati ora al Senato, che stabiliscono il quadro normativo dei futuri progetti marini, dalle wind farm ai maxi cavi di trasmissione subacquei. L’intervento ha il chiaro scopo di strutturare la crescita del sistema energetico del Paese, consolidando nel contempo la sua aspirazione a divenire esportatore di energia elettrica.
“Il pacchetto legislativo per le infrastrutture elettriche offshore del governo Morrison sbloccherà lo sviluppo di una nuova industria”, ha commentato a caldo il ministro per l’industria e l’energia, Angus Taylor. Questo a sua volta “creerà migliaia di posti di lavoro regionali qualificati, rafforzerà la nostra economia e sosterrà un sistema energetico più conveniente e sicuro”.
L’Offshore Electricity Infrastructure Bill 2021
Cosa prevedono, nel dettaglio, i Ddl? Una serie di misure per unire lo sviluppo infrastrutturale alla salvaguardia ambientale e la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Il pacchetto istituisce, tra le altre cose, l’Offshore Infrastructure Registrar per amministrare le licenze e le relative richieste. E identifica l’Autorità nazionale per la sicurezza e la gestione ambientale del petrolio offshore come Regolatore delle future infrastrutture.
“Questa legislazione accelererà una serie di progetti chiave già in fase di sviluppo”, ha aggiunto il ministro. “Progetti che includono la Star of the South, Sun Cable e la linea di trasmissione Marinus Link, che collegherà la terraferma al progetto Battery of the Nation della Tasmania, rafforzando l’affidabilità e aiutando per tenere le luci accese e i prezzi dell’elettricità bassi”.
Da una prima stima governativa queste tre iniziative sommate assieme dovrebbero valere oltre 10 miliardi di dollari e creare più 10.000 posti di lavoro, fra diretti e indiretti. Ma soprattutto avrebbero la capacità di accelerare lo sviluppo dell’eolico offshore, settore oggi fermo al palo in Australia. Star of the South è infatti, a tutti gli effetti, il primo progetto del Paese. L’opera sarà realizzata a largo delle coste del Victoria. E a regime, con i suoi 2,2 GW di potenza potrebbe alimentare fino a 1,2 milioni di case, fornendo fino al 20% del fabbisogno elettrico dello Stato.