Il progetto è stato concepito come una collaborazione tra Endesa, la Regione Abrantes e i lavoratori della locale centrale a carbone, oggi in fase di chiusura. La società fornirà un programma formativo per riqualificazione professionale di oltre 2.000 persone
A Pego Endesa unisce fv, eolico, accumulo e idrogeno
(Rinnovabili.it) – L’impianto ibrido rinnovabile più grande d’Europa? Sorgerà a Pego, in Portogallo, ma non farà parlare di sé solo per le dimensioni. Il progetto si aggancia allo sviluppo sociale e territoriale della Regione di Abrantes, con l’obiettivo di fornire nuovi posti di lavoro e formazione tecnica. Qui infatti la storica centrale termoelettrica locale (628 MW) si appresta a chiudere, lasciando un vuoto sia livello energetico che occupazionale. Il nuovo progetto, realizzato da Endesa tramite la sua controllata Endesa Generación Portugal, cerca di dare una mano ad entrambi i fronti.
A regime l’impianto ibrido rinnovabile sarà composto da 365 MWp fotovoltaici, 264 MW eolici con accumulo integrato da 168,6 MW. A ciò si aggiunge un elettrolizzatore da 500 kW per la produzione di idrogeno verde, che impiegherà le eccedenze elettriche non gestibili dal sistema di accumulo. Nel complesso il sistema consentirà di ottenere quasi 6.000 ore di produzione, superiori al funzionamento di qualsiasi centrale termica convenzionale, spiega Endesa. Ma soprattutto sarà realizzato senza incentivi o sussidi esterni.
Non solo. Il progetto è stato concepito sin dal primo giorno come una collaborazione con la Regione Abrantes e con i lavoratori coinvolti nella chiusura della centrale a carbone, gestita dalla stessa Endesa. Per questo l’azienda ha redatto anche un piano per la formazione e lo sviluppo sociale ed economico del territorio. L’iniziativa consentirà la riqualificazione professionale di oltre 2.000 persone e la possibilità di aprire nuove opportunità lavorative agli abitanti della zona. Il piano formativo realizzerà corsi che spazieranno dalla costruzione e assemblaggio di impianti solari, al funzionamento e alla manutenzione dei sistemi. Comprenderà anche attività nel settore primario, come l’agricoltura, l’allevamento o l’apicoltura tra pannelli. Infine, saranno inclusi corsi su competenze trasversali come amministrazione e strumenti digitali.
“Non solo continuiamo a scommettere sul Portogallo, come abbiamo sempre fatto, ma lo facciamo con un progetto a cui abbiamo dedicato molto impegno e affetto, lavorando per realizzare un modello innovativo di sviluppo rinnovabile in cui le comunità locali abbiano un ruolo di primo piano reale”, ha affermato il Direttore Generale della Generazione elettrica di Endesa, Rafael González, che ha definito il progetto vincitore “il modello rinnovabile del futuro, siamo sicuri che questa proposta segnerà un prima e un dopo nel settore”.