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Il minieolico porta l’acqua nel deserto

Sustenta ha realizzato una pompa eolica su misura per le condizioni del campo profughi di Dakhla. Un team insegnerà ai sahraui come costruirlo con i materiali di zona

(Rinnovabili.it) – I campi profughi dei sahraui in Algeria lottano da 30 anni contro le difficili condizioni del deserto. In questo tempo i rifugiati hanno creato una rete di giardini nel deserto del Sahara, essenziali per la sopravvivenza alimentare. Tuttavia, ancora oggi questi i spazi verdi vengono annaffiati impiegando pompe idrauliche alimentate a diesel, impianti dalla difficile manutenzione, inquinanti e poco adatti alla temperatura e salinità nella zona.

 

Per dare una mano alla popolazione, l’associazione ambientalista Sustenta ha dato il via ad un speciale progetto che verrà presentato domani a Barcellona dal presidente dell’organizzazione. L’iniziativa mira nella fase iniziale a realizzare negli 8 ettari del frutteto Extremadura, nel campo profughi di Dakhla, un sistema di pompaggio per l’irrigazione al 100% sostenibile; nel dettaglio, Sustenta invierà sul luogo un team di propri membri capeggiati da un ingegnere che insegnerà ai giovani sahraui come progettare piccoli impianti eolici con materiali disponibili localmente.

 

“L’idea – spiega l’associazione – è nata quando abbiamo realizzato con National Geographics un mulino a vento per pompare acqua per il bestiame a Chiclana con materiali riciclabili. Ci sono voluti tre giorni per costruire l’impianto con materiali di scarto ed è sopravvissuta tre anni alle condizioni estreme dei venti orientali nella zona”.