Per aumentare il contributo dell'energia del vento fino al 18% della produzione elettrica mondiale, serviranno investimenti per almeno 150 miliardi di dollari
In questo scenario gli analisti dell’Agenzia prospettano che la Cina sorpassi l’Europa come principale produttore di energia eolica entro il 2020-2025, lasciando il terzo posto agli Stati Uniti. L’Agenzia è convinta che puntando ai 2.300-2.800 GW di capacità cumulativa per il futuro si potrebbero risparmiare fino a 4,8 miliardi di tonnellate di CO2 emissioni all’anno. Ma diversi ostacoli potrebbero ritardare il progresso, compresi problemi di finanziamento, di integrazione nella rete elettrica e difficoltà con i permessi e l’accettazione pubblica. Inoltre, sottolinea l’AIE, restano indispensabili nella maggior parte dei casi gli incentivi al settore: i costi di generazione dell’eolico on-shore variano da 60 a 130 dollari/MWh e ancora più elevati sono quelli per l’off-shore.