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Hub energetico Carbosulcis, 35MW di rinnovabili e 10MWh di accumulo

Conclusa la fase di scrittura del business plan, la Giunta regionale della Sardegna delibera a presa d'atto. Pili: "Passaggio importante per la riconversione del sito ex carbonifero, ma anche per la strategia energetica regionale"

hub energetico carbosulcis
Foto di Steppinstars da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Produzione di energia rinnovabile e impianti d’accumulo da accompagnare a nuovi progetti di riconversione industriale. É il futuro che aspetta il sito della Carbosulcis impegnata oggi a rimpiazzare la “coltivazione di carbone” con alternative più green. Un percorso che inizia oggi a prendere slancio. In questi giorni, infatti, la giunta regionale della Sardegna ha deliberato la presa d’atto del bussines plan dedicato al progettoHub energetico Carbosulcis“. Un atto che, come spiega l’assessora all’Industria Anita Pili fissa “un ulteriore passaggio importante non solo per l’auspicata riconversione del sito ex carbonifero, ma anche per una nuova possibile strategia della Regione legata alla produzione e stoccaggio di energia da fonti rinnovabili”.

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L’area con i suoi oltre 200 ettari di superficie e decine di chilometri di gallerie in sottosuolo, si candida a divenire nuovo modello di transizione energetica, ospitando tecnologie e impianti d’avanguardia. Nel dettaglio, l’Hub energetico Carbosulcis mira a realizzare impianti fotovoltaici ed eolici per una capacità totale installata di 35 MWp. A cui si aggiungeranno una serie di sistemi di accumulo (10 MWh totali) con batterie tradizionali. Il tutto distribuito su circa 30 dei 200 ettari di proprietà regionale e finanziato anche grazie alle risorse nel PNRR nazionale e del Just Transition Fund europeo. L’iniziativa aveva anticipato mesi fa l’amministratore Unico Franceso Lippi, aprirà le porte anche alla gestione intelligente dell’energia tramite smart grid “guardando alle potenzialità aggiuntive sulla produzione di idrogeno verde”.

Con la recente approvazione del documento sulla Strategia Energetica Nazionale – aggiunge Lippi – l’obiettivo è quello di arrivare a una revisione del sistema di produzione e di distribuzione energetico regionale nel momento in cui verrà a mancare l’apporto dei sistemi di produzione di energia elettrica da fonti combustibili tradizionali. È quindi importante affrontare il tema sui processi di accumulo e della gestione stabile ed affidabile dell’energia, cosa che Carbosulcis sta portando avanti grazie al rapporto di collaborazione che la lega ai dipartimenti di Meccanica e di Energia dell’Università di Cagliari, cosi come concorrere, anche in forma diretta, alla produzione di energia da fonti rinnovabili tale da poter consentire un abbattimento del costo energetico sulla bolletta della regione”.

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HUB energetico Carbosulcis – il primo di proprietà regionale – si accompagna ad una serie di iniziative collaterali per il rilancio del sito industriale. Si va dal modello criogenico del progetto ARIA alla produzione di alga spirulina e ammendanti derivanti dal recupero degli scarti di lavorazione del carbone fino alla produzione di compost proveniente dalla lavorazione dei rifiuti urbani.