L’industria eolica continua a correre, ma bisogna moltiplicare per 4 il ritmo delle nuove installazioni da qui al 2030 per sperare di restare sotto la soglia di 1,5 gradi. Boom di offshore, commissionati il triplo dei GW rispetto al 2020. In Cina installata la metà della nuova capacità globale
Il Global Wind Report 2022 registra un calo dell’1,8% sul 2020
(Rinnovabili.it) – Il 2021 è stato il secondo anno migliore di sempre per l’industria eolica. Ma il ritmo delle installazioni di nuove turbine è ancora decisamente troppo basso rispetto alla tabella di marcia verso la neutralità del carbonio. Entro il 2030, gli impianti eolici dovrebbero essere allacciati alla rete a una velocità 4 volte superiore a quella di oggi se vogliamo restare sotto la soglia di 1,5 gradi. Lo spiegano i dati raccolti dal Global Wind Report 2022, pubblicato oggi dal Global Wind Energy Council.
Tutti i numeri del Global Wind Report 2022
A fine 2021, nel mondo era installata una capacità eolica complessiva di 837 GW. Nei 9 anni successivi deve lievitare di circa 4 volte, fino a raggiungere i 3.200 GW nel 2030. Ma le difficoltà contingenti degli ultimi mesi si fanno sentire. Tra pandemia e problemi alle catene di fornitura globali, l’anno scorso c’è stato un leggero calo della nuova potenza installata. Secondo le stime del Global Wind Report 2022, sono andati online 93,6 GW ovvero quasi 2 GW in meno rispetto al record assoluto del 2020 (95,3 GW). Ma ci sono diversi segnali positivi.
Su tutti la crescita dell’offshore. Il mercato dell’eolico in mare ha inserito il turbo. Solo nel 2021 sono stati commissionati 21,1 GW di nuova capacità, il triplo rispetto al 2020. La quota di mercato delle turbine offshore è così salita al 22,5%. Anche sul fronte delle aste il Global Wind Report 2022 registra un rimbalzo: oltre 88 GW assegnati nel mondo, il 153% in più rispetto al 2020.
Una crescita che manca, invece, nel segmento onshore. Le turbine a terra hanno fatto segnare nuovi record in molte regioni dall’Europa all’America Latina, dall’Africa al Medio Oriente. Ma il totale delle nuove installazioni nel mondo è calato del 18%, a causa soprattutto del rallentamento della crescita nei due mercati principali, quello cinese e quello americano. Per la Cina, comunque, è stato l’ennesimo anno di dominio incontrastato nell’industria eolica globale, con oltre il 50% delle installazioni. Non solo. L’80% dei nuovi aerogeneratori offshore è stato installato in Cina, dove sono online in tutto 27,7 GW. Una capacità installata a cui l’Europa è arrivata soltanto in 3 decenni.