Rinnovabili • Rinnovabili •

In Germania il vento si trasforma in idrogeno

E’ entrato in funzione in questi giorni il più grande impianto di elettrolisi al mondo. Alimentato con l’energia eolica può fare il pieno a 2000 auto a fuel cell

 

In Germania il vento si trasforma in idrogeno

 

(Rinnovabili.it) – Taglio del nastro per il più grande impianto al mondo di produzione dell’idrogeno tramite elettrolisi.  La centrale, costruita  dalla Siemens nella città tedesca di Magonza, in realtà si è guadagnata più di un primato dal momento che ottenere il vettore energetico impiega esclusivamente l’energia del vento di una vicina wind farm. Realizzato in collaborazione con l’utility elettrica locale e l’Università di Rhein-Main, l’impianto impiega la tecnologia di elettrolisi con membrana a scambio protonico (PEM): queste membrane funzionano da elettrolita e, con il passaggio della corrente, sono in grado di scindere le molecole di acqua in idrogeno e ossigeno.

 

La tecnologia si dimostra particolarmente adatta ad interagire con le fonti rinnovabili, dal momento che è capace di rispondere anche a fluttuazioni estreme dell’energia in pochissimi millisecondi. Accanto alla loro risposta altamente dinamica, offrono anche il vantaggio di non dover essere mantenute ad una determinata temperatura di esercizio, al contrario possono essere completamente spente e non richiedono una fase di pre-riscaldamento prima di entrare in funzione. “Questo determina un notevole risparmio nei costi operativi in stand-by, e consente un funzionamento efficiente e affidabile senza il rilascio di residui tossici”, spiega Gaelle Hotellier, capo del settore  presso  Siemens AG. Inoltre gli elettrolizzatori PEM inoltre trasportano l’idrogeno a una pressione ideale (fino a 35 bar) per il suo stoccaggio, il che elimina la necessità di  investire in ulteriori macchinari di compressione.

 

La centrale vanta una potenza di picco di 6 MW che la rende di fatto l’unità di elettrolisi più grande al mondo: la sua capacità permetterebbe di fare il pieno a 2000 automobili a fuel cell. In realtà ancora non si conosce la destinazione finale del vettore, ma la società assicura che il suo prodotto è perfetto sia per usi industriali, che il rifornimento dell’e-mobility o per essere immesso nelle reti del gas.