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Una rete per imbrigliare il vento marino: è il generatore eolico WCS

generatore eolico WCS
Credits: WCS

(Rinnovabili.it) – Immaginate una gigantesca rete verticale, le cui maglie siano composte da tante piccole turbine eoliche collegate fra loro. È così che la startup norvegese Wind Catching Systems (WCS) ha concepito il suo generatore eolico galleggiante. La società è stata fondata nel 2017 da Asbjørn Nes, Arthur Kordt e Ole Heggheim con l’ambizione di rivoluzionare la tecnologia per la cattura del vento offshore. L’obiettivo – si legge sul sito dell’azienda – era costruire un sistema abbastanza competitivo da funzionare senza incentivi, massimizzando la produzione di energia da un’area concentrata.

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È nata così l’idea della griglia Windcatcher, un generatore eolico offshore alto oltre 324 metri e composto da una parete con centinaia di mini turbine in formazione sfalsata. Il sistema verrebbe eretto su una piattaforma galleggiante ormeggiata sul fondo dell’oceano. Uno solo di questi impianti, secondo WCS, potrebbe offrire il doppio dell’area spazzata dalle più grandi turbine eoliche oggi sul mercato. Nel contempo, i rotori più piccoli potrebbero funzionare molto meglio con velocità del vento comprese tra 40 e 43 km/h. “Avendo il doppio dell’area spazzata di una turbina eolica convenzionale da 15 MW, un’unità Windcatcher genererà 5 volte la produzione annuale di energia“, scrive la startup.

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Ma soprattutto, essendo l’innovativo generatore eolico composto da pezzi piccoli contabili fa loro, faciliterebbe le operazioni di trasporto e installazione. La società non fornisce dettagli tecnici e guardando il rendering sorgono alcuni dubbi sulla solidità dell’impianto in caso di violente tempeste. In compenso WCS fa sapere che il progetto è stato sviluppato assieme ad Aibel, fornitore delsegmento eolico offshore europeo, e IFE (Institute for Energy Technology). Inoltre nel 2020, Ferd e North Energy sono entrati come primi investitori esterni dell’azienda. “Insieme al supporto di Innovation Norway, Wind Catching Systems ha ora una solida base finanziaria per sviluppare ulteriormente la tecnologia e costruire una realtà che possa davvero avere un impatto trasformativo sull’industria eolica offshore”.

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