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La Francia approva 3 GW d’eolico offshore ma riduce i sussidi

Il Governo francese sblocca a sei parchi eolici marini che saranno realizzati a largo  della costa occidentale del Paese

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La nuova era dell’eolico offshore francese inizia oggi

(Rinnovabili.it) – Via libera a 3 GW di eolico offshore. Il Governo Macron ha approvato ieri sei wind farm a largo della costa occidentale, che inaugurano ufficialmente l’era dell’eolico marino in Francia. In realtà non si tratta di nuovi progetti. I parchi in questione sono il risultato di aste pubbliche tenutesi tra il 2012 e il 2014, successivamente bloccati da una forte opposizione locale. Ma le nuove politiche di Parigi pro rinnovabili hanno trovato una sorta di compromesso per il settore in grado di sbloccare i lavori di costruzione e facilitare soprattutto l’industria del vento, sia a terra che in mare (Leggi anche I dieci punti della Francia per realizzare un futuro eolico).

Da allora a oggi però i prezzi dell’eolico offshore si sono più che dimezzati a livello internazionale. Un ribasso che ha fatto scattare l’authority energetica francese: i generosi sussidi negoziati al momento dell’asta per le sei centrali –circa 41 miliardi di euro in tutto – andavano rivisti. Alle prime proteste, il governo ha presentato in Senato un emendamento al progetto di legge “Per uno stato al servizio di una società di fiducia” (conosciuto anche come “Diritto all’errore”) in cui minacciava, neppure troppo velatamente, i progettisti: se non avessero accettato un riduzione delle tariffe, i bandi di gara sarebbero stati rinegoziati o addirittura annullati.

Un aut aut di fronte al quale le aziende hanno avuto poco da riflettere.

 

 

Come twittato dal ministro alla transizione ecologica Nicolas Hulot, il nuovo accordo tra Parigi e sviluppatori prevede che gli incentivi vengano drasticamente ridotti. “Ciò farà risparmiare allo Stato 15 miliardi di euro di denaro pubblico”, ha affermato ieri il presidente Emmanuel Macron. “La  negoziazione ha contribuito a ridurre il sussidio pubblico del 40% e ad avere un adeguamento tariffario (per l’acquisto di elettricità prodotta da questi parchi) del 30%”. Dopo l’accordo il costo medio stimato per megawattora è di 150 euro. I progetti in questione saranno realizzati da tre consorzi, uno guidato dalla statale EDF, uno dall’impresa spagnola Iberdrola e l’ultimo dalla francese Engie.