(Rinnovabili.it) – È di nuovo tempo di conti in casa del Gestore dei Servizi Energetici (GSE). È stato aggiornato, infatti il contatore oneri, lo strumento che calcola gli incentivi consessi alle rinnovabili elettriche (fer) diverse dal fotovoltaico. Al 31 gennaio 2017 risultava un costo indicativo annuo di 5,54 miliardi di euro, stima dell’onere potenziale degli incentivi riconosciuti agli impianti alimentati a fer non fotovoltaiche, in attuazione dei vari provvedimenti di incentivazione in vigore. Il calcolo di questa voce viene proietto, di volta in volta, per tutti i mesi futuri nei quali è prevista l’entrata in esercizio di impianti che accedono a meccanismi di sostegno, costruendo uno scenario evolutivo su cui il GSE calcola la media dei valori mensili del triennio successivo al mese di riferimento.
Tale media è definita «costo indicativo annuo medio degli incentivi» e tiene conto delle fluttuazioni legate all’ingresso e all’uscita degli impianti dal perimetro di incentivazione. Il valore è costantemente confrontato con il tetto massimo dei 5,8 miliardi di euro – dal momento che al raggiungimento di tale limite verranno bloccate le richieste di incentivazione in accesso diretto.
Al 31 gennaio scorso il costo indicativo annuo medio è risultato pari a 5.39 miliardi di euro, vale a dire circa 40 milioni in meno rispetto al mese precedente, in quanto influenzato principalmente dagli impianti in scadenza. Del totale, 3,14 miliardi appartengono agli ex Certificati Verdi e più di 1,84 miliardi alla Tariffa Omnicomprensiva; seguono i 369 milioni relativi agli impianti in esercizio (DM 6/7/2012), i 156 milioni del CIP6 e i 28 milioni relativi agli impianti del DM 23/6/2016.
Inoltre, il GSE segnala “un aggiornamento al rialzo del prezzo dell’energia, che ha determinato una riduzione del contatore di circa 40 milioni di euro”. Questo perché il prezzo dell’energia è la base per tutti gli incentivi calcolati per differenza rispetto alle tariffe incentivanti costanti, quali ad esempio i sussidi concessi agli impianti del D.M. 6/7/2012,
Nel dettaglio, il prezzo dell’energia considerato per il calcolo dell’incentivo di ciascun mese è pari alla media dei prezzi dei ventiquattro mesi precedenti registrati sul mercato elettrico e dei dodici mesi successivi risultanti dagli esiti del mercato a termine pubblicati sul sito del GME. Al 31 gennaio 2017 risultava pari a 48,14 €/MWh.