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EWEA: l’offshore avanza, ma aleggia il fantasma della crisi

Rapporto sull'eolico offshore(Rinnovabili.it) – A pochi giorni dalla notizia che l’eolico offshore britannico non sta ottenendo i finanziamenti giusti a stimolarne l’espansione arriva dall’EWEA il rapporto che mette in evidenza la crescita dell’offshore europeo nel primo semestre 2013. Pur registrato un aumento della potenza istallata il pericolo che minaccia il comparto britannico aleggia anche sul resto del continente europeo.

Nei primi 6 mesi dell’anno sono state 277 le nuove turbine istallate, per un totale di 1.045 nuovi megawatt (MW). Le cifre sono esattamente doppie rispetto a quelle dello stesso periodo dell’anno scorso, quando vennero istallati 523,2 MW di potenza.

 

“Gli impianti eolici offshore sono stati significativamente più alti rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno” ha detto Justin Wilkes, direttore della politica presso la European Wind Energy Association (EWEA). “Ma il finanziamento di nuovi progetti ha subito un rallentamento, con un solo progetto che sta per  raggiungere la stretta finanziaria quest’anno. Questa situazione, sommata ad una mancanza di ordini per le turbine eoliche offshore, sottostrutture e componenti, riflette l’incertezza normativa nei mercati offshore chiave, tra cui la Germania e il Regno Unito. Questo mette in evidenza le notevoli sfide affrontate dal settore eolico offshore. L’offshore è un nuovo settore che crea posti di lavoro, riduce le importazioni di combustibili fossili e in cui l’Europa è leader mondiale con enormi opportunità di esportazione. Il tasso di installazione mostra ciò che l’industria europea eolica offshore è ora in grado di fare. Ma per attirare gli investimenti nel settore i governi devono fornire un quadro normativo stabile e l’UE dovrebbe fissare un obiettivo vincolante rinnovabile per il 2030″, ha detto Wilkes.

 

Al momento il comparto in Europa è giunto a 6,04 GW di potenza istallata suddivisi in 58 centrali ospitate da dieci paesi.

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