(Rinnovabili.it) – Come fare a togliere definitivamente alla tecnologia eolica l’etichetta di killer di uccelli? La Norvegia, uno de paesi più avanzati nella produzione di turbine, sta tentando di offrire una nuova soluzione tecnica al problema che possa ridurre il numero di collisioni dell’avifauna, mantenendo bassi nel contempo i costi connessi al miglioramento.
Energi Norge, organizzazione non-profit che rappresenta circa 270 aziende coinvolte nella produzione, distribuzione e commercio di energia elettrica, con il supporto del Consiglio di Ricerca nazionale ha dato il via ad un nuovo progetto sperimentale nel parco eolico di Smøla, nella contea di Møre og Romsdal, per rendere maggiormente visibili agli stormi le lame del rotore.
La wind farm, di proprietà del colosso energetico Statkraft, è costituita da 68 turbine, ognuna delle quali avrà a breve una pala dipinta di nero, e in alcuni casi anche un tratto dell’albero.
“Esistono diversi metodi oggi sul mercato per spaventare gli uccelli e tenerli lontani dalle turbine eoliche. Il problema è che la maggior parte dipende sia dell’alimentazione che dalla tecnologia avanzata, rendendoli pertanto meno pratici ad essere utilizzati in mare aperto”, spiega il senior environmental advisor di Statkraft, Bjørn Iuell. “Impiegare la vernice è molto più semplice. Può essere applicata agli impianti durante la fase di produzione senza risorse supplementari dedicate alla manutenzione”.
Il progetto prevede anche di istallare su alcuni rotori delle lampade a raggi ultravioletti, più facilmente visibile degli uccelli che dagli esseri umani. Se i test dovessero dare responso positivo, si aprirebbe la possibilità di impiegare anche vernici UV per migliorare la visibilità degli impianti.