Le pale eoliche non hanno ancora una normativa che ne regoli lo smaltimento e rischiano di pesare su ambiente e salute
(Rinnovabili.it) – Per l’anno passato la Spagna si è dimostrata regina dell’eolico europeo con effetti positivi soprattutto sulla riduzione delle emissioni di CO2. Nonostante i benefici della produzione elettrica da fonte rinnovabili in molti si sono posti una domanda…le pale eoliche giunte a fine vita che fine fanno? Dove vengono conferite e in che modo vengono smaltite?
Lo ha chiesto un’agenzia di stampa spagnola (EFE) al ricercatore del CSIC (Consiglio Superiore per la Ricerca Scientifica) Félix A. López che ha sottolineato il rischio per l’ambiente e per l’uomo determinato dalla combustione incontrollata delle pale eoliche accatastate nelle discariche improvvisate.
Secondo l’EFE esistono attualmente in Spagna “tra le 1500 e le 2000 lame” di turbine eoliche che hanno completato la loro vita utile e che sono state portate in “discariche incontrollate”, con il rischio di combustione e di rilascio di sostanze tossiche. Un incendio casuale o doloso porta alla combustione di fibre di carbonio e di vetro e di poliestere in alcuni casi, altamente danno si secondo quanto dichiarato da López.
Considerato rifiuto emergente, la lama della pala eolica non è ancora protagonista di una normativa specifica né di una direttiva europea che le cataloghi come rifiuti pericolosi, tossici o inerti. Per questo López ha dichiarato di essere impegnato in un progetto di riciclaggio per le pale eoliche dismesse, purtroppo rallentato dalla crisi economica ma che si occuperà di recuperare le fibre di carbonio e vetro e le resine per poi convertirle in energia e altri prodotti.
“L’Europa non si sta ancora occupando di soluzioni per risolvere questo problema” che risulta urgente, visto che la prima turbina eolica è stata istallata in Spagna nel 1997 e quindi si prevede che presto almeno 2000 lame avranno bisogno di essere sostituite e quindi smaltite.