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L’eolico scozzese finanzia l’edilizia sociale

Taglio del nastro per il parco ‘Fishermen Three’: l’energia prodotta e venduta alla rete contribuirà a sostenere l’edilizia sociale

L'eolico scozzese finanzia l'edilizia sociale

 

(Rinnovabili.it) – L’energia del vento viene in aiuto delle comunità degli Scottish Borders e di quanti oggi vivono con redditi troppo bassi per permettersi l’affitto di un alloggio. Sarà, infatti, l’eolico scozzese a finanziare un nuovo progetto di edilizia sociale, quello lanciato da due associazioni di beneficenza locali, la Berwickshire Housing Association (BHA) la Community Energy Scotland. Insieme hanno tagliato il nastro, ieri, del primo impianto eolico che contribuirà a realizzare nuove abitazioni in affitto popolare.

 

Il parco, tre aerogeneratori battezzati con il nome di ‘Fishermen Three’, ha un compito preciso: con una capacità di 7,5MW produrrà poco meno di 25.000 megawattora all’anno di energia pulita da rivendere alla rete elettrica statale. I guadagni – BHA stima una cifra di circa 20 milioni di sterline nei prossimi 25 anni – saranno reinvestiti dalle due associazioni nella costruzione e distribuzione di 500 alloggi sociali.

 

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L’idea è nata nel 2009 quando il contesto finanziario soprattutto per l’edilizia sociale, era molto diverso da quello attuale, e le difficoltà economiche per la BHA si facevano sentire tutte. Sfruttare l’eolico scozzese è diventata la risposta. L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dalla comunità ma, spiegano i responsabili, l’altezza proposta per le tre turbine è stata ridotta da 125 a 115 metri per venire incontro ad alcune preoccupazioni locali.

 

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Il progetto è stato sostenuto da due grandi finanziatori quali Triodos Bank e il Renewable Energy Investment Fund (REIF) ed ha ottenuto anche il plauso del ministro dell’energia scozzese, Paul Wheelhouse. “Quello che sta accadendo qui costituisce una ‘prima volta’ – si scarica la pressione delle abitazioni sfruttando il vento per un beneficio alla portata di tutti”, ha commentato Wheelhouse. Mentre la priorità principale almeno all’inizio sarà quella di ripagare il finanziamento, i due partner si aspettano di poter ottenere abbastanza introiti dalla vendita dell’energia da poter contribuire a finanziare anche altri progetti. Jamie Adam, il responsabile del progetto per il CES spiega che il regime inizierà a generare i primi guadagni per entrambi nei prossimi 12 o 18 mesi. “Ma tutto questo, naturalmente, -avverte Adam – dipenderà dal vento”.