(Rinnovabili.it) – Il progetto Powerd ce l’ha fatta. Ora la “sperimentazione marina” può contare su un’avanzata rete anemometrica per lo sviluppo dell’eolico offshore. A darne notizia è lo stesso consorzio che dal 2011 ha lavorato su un obiettivo ambizioso: definire strategie e metodi condivisi per lo sviluppo dell’energia eolica marina in tutti i paesi che si affacciano sul mare Adriatico. In questi anni di lavoro pertanto sono stati individuati i bacini marittimi per lo sviluppo della tecnologia, definendo le caratteristiche per un progetto di rete di connessione elettrica sottomarina capace di agevolare gli scambi di energia fra i diversi Paesi.
Per studiare in maniera puntuale le risorse dell’area, Powerd ha avviato l’istallazione di una rete di stazioni meteorologiche costiere e di almeno una di tipo marino, che potesse, anche una volta terminato il progetto stesso, continuare a funzionare e dare supporto ai servizi di previsione meteorologica. Il network ha messo il punto con l’installazione dell’ultima stazione di misure anemometriche a Vallevecchia di Caorle, nell’Azienda Regionale Veneto Agricoltura.
Ora la rete meteorologica è composta da otto torri meteorologiche, equipaggiate ognuna con 5 anemometri e 4 sensori di direzione del vento su 5 diversi piani di misura: 45, 40, 30 20 e 10 metri dal suolo.
I dati provenienti dalle stazioni verranno “assimilati” dai modelli di previsione meteorologica per valutare la risorsa eolica offshore e determinare, la produzione energetica attesa dei futuri parchi eolici in Adriatico.
«Per la prima volta – spiega il responsabile del comitato scientifico, il Prof Ingegner Renato Ricci, docente all’Università Politecnica delle Marche, uno dei partner del progetto – siamo in grado di indicare le aree idonee allo sfruttamento della risorsa eolica. P.O.W.E.R.E.D. è riuscito a individuare quali siano i siti idonei dal punto di vista scientifico: sia nella scala temporale a breve termine, cioè i siti che sono idonei all’utilizzo della tecnologia attuale, sia in quella a lungo termine, cioè i siti che pur essendo idonei non possono essere sfruttati utilizzando la tecnologia attuale. Per costruire parchi eolici in mare serve una documentazione scientifica seria. Il lavoro di analisi scientifica sviluppato da P.O.W.E.R.E.D. getta le basi per una Valutazione Ambientale Strategica (VAS) come punto di partenza della programmazione dello sviluppo dell’eolico offshore nel Mare Adriatico; solo in questo modo si avrà la possibilità di attrarre investitori in questa tecnologia energetica. E, voglio sottolineare, tutte queste informazioni sono pubbliche, come deve essere e com’è negli altri Paesi. Se un progettista può avere accesso a dati pubblici attendibili è in grado di fare al meglio il proprio lavoro. POWERED è, di fatto, un ottimo mezzo anche per tutti i Ministeri e gli Enti governativi coinvolti nel processo autorizzativo di parchi eolici offshore: avranno a disposizione tutti gli strumenti per una valutazione approfondita delle potenzialità e delle problematiche messe in campo dall’iniziativa industriale in valutazione».