(Rinnovabili.it) – L’energia eolica fa risparmiare alla Spagna più di un milione di euro ogni giorno. Lo rivela uno studio intitolato “L’impatto macroeconomico del settore eolico in Spagna”, pubblicato dall’Asociación Empresarial Eólica (AEE). Secondo il documento, solo nel 2011, l’energia eolica ha “sostituito 8,3 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio in importazioni di combustibili fossili” che tradotti in moneta equivalgono ad un risparmio stimato in 1,919 milioni di euro. Inoltre, aggiunge l’associazione, durante l’anno scorso l’eolico ha evitato “l’emissione di 21.970.000 di tonnellate di CO2, un valore di oltre 282 milioni di euro”.
“La soluzione per dare continuità al settore in Spagna sta attraversando un quadro normativo stabile e prevedibile tale da favorire la generazione eolica. In caso contrario, il paese perderà significativi livelli di investimenti e di occupazione nei prossimi anni” si legge nello studio elaborato dalla società di consulenza Deloitte.
Sfogliando il rapporto si viene a conoscenza dell’impatto ambientale della generazione di energia: per ogni MWh prodotto da una centrale a ciclo combinato che sfrutta gas naturale si rilasciano in atmosfera 370 chilogrammi di CO2, danneggiando l’ambiente cifre che non fanno altro che aumentare la stima nei confronti delle fonti rinnovabili, motori di un’economia verde.
Ma nonostante la crescita importante del settore, il documento evidenzia un calo del numero di impieghi: il settore eolico ha perso 14.319 posti di lavoro tra il 2008 e il 31 dicembre 2011. A cambiare rotta anche il settore delle importazioni: tra gennaio e settembre di quest’anno sarebbero salite le importazioni di gas naturale, sintomo della necessità di trovare altrove combustibili per la produzione di energia.
Ma per l’AEE il bilancio dell’eolico spagnolo rimane comunque positivo. Il paese guadagna grazie all’eolico sia in termini di occupazione, le centrali infatti fanno rimanere in patria il personale specializzato sia in termini economici visto che evita la fuga dei capitali per l’acquisto di energia da altri paesi.
Durante la presentazione del rapporto, che si è svolta a Madrid, Rocío Sicre, presidente della AEE , ha rafforzato il messaggio: “Il settore ha bisogno di un quadro normativo che consenta di controllare il settore a lungo termine e il settore del vento è disposto a parlare con il governo per questo”.