Approvato il nuovo programma di leasing per l’eolico offshore in USA
Dieci gigawatt già approvati e tanta voglia di recuperare il tempo perso con un ampio programma di sviluppo. L’eolico offshore in USA torna ad essere protagonista della politica energetica ottenendo dalla amministrazione Biden-Harris una nuova tabella di marcia e norme ad hoc. Il 24 aprile, infatti, il Dipartimento degli interni ha annunciato un piano per organizzare fino a una dozzina di aste per diritti di sviluppo di impianti eolici in mare. Quattro gare si terranno entro la fine di quest’anno e riguarderanno le acque dell’Atlantico centrale, del Golfo del Maine, del Golfo del Messico e a largo delle coste dell’Oregon. Le altre saranno scadenzate dal 2025 al 2028. L’obiettivo, spiega il Dipartimento in una nota stampa, è fornire un preavviso alle parti interessate delle aree che verranno prese in considerazione per future vendite di locazioni, facilitando la pianificazione in anticipo degli investimenti.
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“L’amministrazione Biden-Harris, guidata dal nostro Bureau of Ocean Energy Management, ha costruito da zero un’industria eolica offshore dopo anni di ritardo da parte dell’amministrazione precedente”, ha affermato il segretario Deb Haaland. “Guardando al futuro, questo nuovo programma di leasing sosterrà i tipi di progetti di energia rinnovabile necessari per ridurre i costi dei consumatori, combattere il cambiamento climatico, creare posti di lavoro a sostegno delle famiglie e garantire che le opportunità economiche siano accessibili a tutte le comunità”.
Il programma di aste per l’eolico offshore negli USA è stato accompagnato da un nuovo Regolamento per lo sviluppo delle rinnovabili marine nella piattaforma continentale esterna. Il provvedimento dovrebbe aumentare la certezza e ridurre i costi associati alla realizzazione di progetti eolici offshore modernizzando il complesso normativo, snellendo processi eccessivamente complessi ed eliminando quelli non necessari, chiarendo disposizioni normative ambigue e migliorando i requisiti di conformità.
“Questo Regolamento finale incorpora le lezioni apprese da quando abbiamo pubblicato per la prima volta le normative sulle energie rinnovabili offshore quasi 15 anni fa”, ha affermato la direttrice della BOEM Elizabeth Klein. “Ridurrà i costi e gli oneri inutili per l’industria, garantendo al tempo stesso che lo sviluppo dell’energia rinnovabile offshore avvenga in modo sicuro e rispettoso dell’ambiente”.
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