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Eolico offshore senza incentivi per la prima asta della Germania

EnBW e DONG Energy hanno vinto i diritti per la costruzione di parchi eolici offshore nel Mare del Nord tedesco. L’offerta media è stata di 0,44 centesimi di euro il kWh, la più alta di 6 centesimi.

Eolico offshore senza incentivi per la prima asta della Germania

 

(Rinnovabili.it) – “Il risultato della prima asta sull‘eolico off-shore senza incentivi in Germania ci dà un’ottima notizia. Per l’industria e per i consumatori”. Commenta così il CEO di WindEurope, Giles Dickson, i risultati della prima gara pubblica tedesca sull’energia dal vento in mare. Le offerte vincitrici, che si sono aggiudicate gli 1,4 GW messi in gioco dal governo tedesco, sono state quelle di EnBW e DONG Energy.

 

Del primo, EnBW, si sa che si è assicurato la vittoria con un prezzo di offerta che riflette il tasso di mercato e che non comprende, pertanto, la tariffa incentivante. Il progetto in questione, un impianto eolico offshore da 900 megawatt, battezzato con il nome di ‘He Dreiht‘, dovrebbe essere completato nel 2015 dalla società che spiega così la scelta di rinunciare al FiT: il parco eolico ‘He Dreiht’ è in prossimità di altri impianti di EnBW. Ciò ci permette di poter contare su delle sinergie e una maggiore efficienza dei costi e pertanto, scrive la compagnia in un comunicato “produrre elettricità a basso costo, realizzando il progetto senza sovvenzioni”.

 

Dong Energy ha invece ricevuto l’approvazione per tre dei sei progetti eolici in mare presentati: OWP Ovest (240MW), Borkum Riffgrund West 2 (240MW)  e Gode Wind 3 (110MW). Tutti e tre dovrebbero vedere la luce nel 2024, ma saranno soggetti alla cosiddetta Final Investment Decision da parte della società nel 2021. Anche in questo caso i primi due progetti hanno vinto l’asta grazie ad un’offerta pari al prezzo all’ingrosso dell’elettricità che non comprende alcun incentivo. Il progetto Gode Wind 3 è stato assegnato invece sulla base di un prezzo di offerta di 60 euro per MWh.

 

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“Ciò dimostra – aggiunge Dickson – che la tendenza alla riduzione dei costi di energia eolica offshore continua. E che le offerte record in Danimarca e nei Paesi Bassi nel 2016 non sono stati casi eccezionali”. Ma soprattutto dimostra che l’eolico offshore senza incentivi può farcela e che il settore è ora alla pari con la produzione di energia convenzionale. “La Germania ha bisogno di intensificare il suo lavoro sul potenziamento della rete, in particolare sulla terraferma. A livello europeo, l’eccesso di capacità deve essere affrontato per ristabilire i segnali dei prezzi a lungo termine per gli investitori“.