(Rinnovabili.it) – Il primo Nord Seas Energy Forum ha chiuso il sipario ieri a Bruxelles, dopo aver portato allo stesso tavolo le nazioni europee impegnate a sviluppare il potenziale eolico offshore del Vecchio Continente. I rappresentanti di Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Regno Unito, hanno avuto modo di riprendere il discorso iniziato lo scorso anno con la prima dichiarazione ministeriale congiunta: a giugno 2016, infatti, i dieci ministri dell’Energia di questi Paesi hanno siglato un memorandum d’intesa finalizzato a costruire una maggiore cooperazione regionale in materia di energie rinnovabili. E in particolare nel settore dell’eolico offshore.
Un progetto ambizioso, il cui scopo è quello di delineare una serie di azioni di che accelerino lo sviluppo del comparto andando in contro al fisiologico calo dei costi. Come parte di questo impegno, sono stati creati quattro gruppi di sostegno, i cui membri appartengono alla Commissione Europea, al mondo degli operatori energetici, alle autorità di regolamentazione, agli investitori istituzionali e alla società civile. Gli ambiti su cui stanno lavorando sono: le aree di pianificazione dello spazio marittimo, lo sviluppo di una rete offshore, la facilitazione dell’accesso agli investimenti per gli sviluppatori eolici e la definizione di standard, norme e regolamentazioni tecniche.
All’impegno politico si unisce quello industriale, anch’esso sancito in occasione forum. Nel corso della riunione, i gestori dei sistemi di trasmissione olandesi, danesi e tedeschi hanno sottoscritto un accordo per sviluppare il North Sea Wind Power Hub. Il progetto (annunciato solo qualche giorno fa da Rinnovabili.it) prevede la realizzazione di una grande isola artificiale nel Mare del Nord, che colleghi tra loro diversi parchi eolici, trasmettendo l’elettricità generata in mare aperto all’intera regione.
“Costruire una o più isole artificiali nel mezzo del Mare del Nord suona come un progetto fantascientifico, ma potrebbe, in realtà, essere un modo molto efficiente e conveniente per i paesi dell’area per soddisfare la futura domanda di energia elettrica da fonti rinnovabili”, ha spiegato Torben Glar Nielsen, CTO di Energinet, una delle società coinvolte. I promotori sperano che il progetto possa ospitare fino a 70-100 GW di energia eolica, rifornendo fino a 70-100 milioni di cittadini europei.
“Il North Sea Wind Power Hub – commenta soddisfatto il vicepresidente della Commissione europea Maroš Šefčovič – mostra ciò che l’ingegno umano può raggiungere quando si lavora oltre i confini dell’Europa Questo hub energetico ridurrà i costi dell’eolico offshore e stimolerà crescita e occupazione in questo settore”.