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Eolico offshore in Europa: + 4,2 GW mentre cresce la supply chain

WindEurope presenta i dati di settore incoronando il 2023 come il miglior anno per l'eolico in mare sia a livello comunitario che europeo

Eolico offshore in Europa
By Bodgesoc – Photograph taken by mobile phone, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=76844188

I dati 2023 sull’eolico offshore in Europa

(Rinnovabili.it) – Che il 2023 sia stato l’ennesimo anno record per l’eolico europeo non è più una novità. WindEurope, l’associazione di settore, lo aveva notificato solo qualche giorno fa, presentando i dati preliminari e annunciando una crescita di 17 GW per l’UE-27. Oggi tuttavia il quadro si completa con i numeri dell’eolico offshore in Europa, segmento che da solo ha contribuito con 3 GW alla nuova capacità comunitaria 2023. La cifra si alza progressivamente allargando lo sguardo a tutto il vecchio continente per un totale di 4,2 GW di nuovi parchi eolici in mare.

Nel complesso il dato mostra una crescita del 40% sul 2022, anno che aveva visto “solo” 1,7 GW di nuovi impianti eolici offshore in Europa (di cui 0,9 GW nell’Unione Europea). In cima alla lista dei grandi “costruttori” appaiono Paesi Bassi, Francia e Regno Unito a cui spettano le quote maggiori di nuova potenza installata. L’Olanda si fa notare soprattutto grazie all’Hollandse Kust Zuid, maxi progetto da 1,5 GW, che attualmente detiene un doppio: è la wind farm marina più grande al mondo e la prima ad essere realizzata senza incentivi.

Eolico offshore 2024, previste aste per 13,5 GW

Il trend al rialzo non si ferma ai risultati del 2023. Al contrario, tra nuove politiche e investimenti pianificati l’eolico offshore europeo si prepara ad un salto di qualità. “Sono stati raccolti complessivamente 30 miliardi di euro per 8 parchi”, spiega WindEurope. “Ciò finanzierà 9 GW di nuova capacità in mare. Questo record arriva dopo che l’incertezza giuridica e gli inutili interventi del mercato hanno portato a un calo degli investimenti […], scendendo al minimo storico di 0,4 miliardi di euro nel 2022”.

Non solo. Nel Regno Unito, Orsted ha preso la decisione finale d’investimento sul più grande progetto europeo, il parco eolico offshore Hornsea 3 da 2,9 GW. RWE ha acquisito il portafoglio della zona marina di Norfolk da 4,2 GW e ha sottolineato la sua determinazione a riprendere il progetto Norfolk Boreas da 1,4 GW, che era stato precedentemente interrotto. Inoltre se tutti i paesi condurranno, come promesso, aste eoliche nel 2024, quest’anno dovrebbero essere assegnati almeno 40 GW eolici nelle acque europee. A titolo di confronto, nel 2023 l’Europa ha messo all’asta 13,5 GW di nuova capacità offshore.

La filiera eolica europea si irrobustisce

 Un contributo al futuro sviluppo dell’eolico offshore in Europa dovrebbe arrivare dalle nuove politiche comunitarie in materia, primo fra tutti l’EU Wind Power Package che mira, tra le altre cose anche ad offrire un supporto al comparto manifatturiero, proteggendo la competitività europea. Al momento è presto per capire se il Piano UE abbia colto nel segno o meno, ma anche la catena di fornitura sta registrando un’inversione di tendenza. Nell’ultimo periodo sono stati annunciati nuovi stabilimenti produttivi per le turbine offshore in Polonia, Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Spagna.

“Parallelamente, l’Europa deve garantire la presenza delle infrastrutture di supporto per l’energia eolica offshore”, aggiunge l’associazione. “Ciò significa investire in reti, porti e navi. Qui abbiamo visto i primi segni di progresso. I principali produttori europei di cavi elettrici offshore stanno espandendo i propri stabilimenti per garantire di poter soddisfare la crescente domanda di connessione da parte dei parchi eolici offshore in Europa”.