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Eolico offshore, il Giappone studia come istallare 1,45 GW

Il Ministero dell'Ambiente ha lanciato una nuova iniziativa a livello nazionale che indagherà la possibilità di installare fino a 1.45 GW di capacità eolica a largo delle coste nipponiche

Eolico offshore, il Giappone studia come istallare 1,45 GW

 

(Rinnovabili.it) – Durante il terribile terremoto che investì il Giappone nel 2011, l’eolico offshore dimostrò di essere una tecnologia sicura ed affidabile, in grado di resistere anche di essere alla forza distruttiva di un evento di tale portata. Sarà forse per questo che a 4 anni di distanza il governo giapponese continua ad investire ancora nel vento marino. Le intenzioni rivelate in questi giorni proprio dal ministero dell’ambiente sarebbero quelle di valutare la fattibilità di istallare a largo delle coste nazionali fino a 1,45 GW di energia eolica. Il dicastero ha avviato una campagna di studio, chiedendo alle autorità della città di Kitakyushu, nella parte occidentale del Giappone di valutare la possibilità di realizzare un parco marino da 700 MW (utilizzando 140 turbine da 5 MW a fondamenta fisse) nel porto di Hibikinada. Lo scalo ospita già una turbina da 2 MW istallata nell’estate del 2013 come parte di un progetto dimostrativo di eolico near-shore dell’utility J-Power e della New Energy and Industrial Technology Development Organisation (NEDO).

 

A questo progetto si aggiunge quello delle isole Goto, al largo della costa occidentale dell’isola giapponese di Kyushu: qui il ministero ha incaricato la società di costruzione Toda di collaborare con le autorità locali per effettuare una valutazione di impatto ambientale finalizzata alla realizzazione di una wind farm galleggiante da 522 MW di potenza.

Chiude il quadro un terzo progetto che vede coinvolte la Prefettura di Iwate e la città di Hirono nella valutazione e costruzione di un parco eolico offshore da 200 MW. In ognuno di questi tre progetti l’elemento chiave è il coinvolgimento delle comunità; il Governo sa bene infatti che il primo passo da fare è quello verso la completa accettazione da parte della popolazione locale.

Contestualmente il ministero ha stanziato circa 1,2 milioni di euro per sostenere i governi locali nella fase di studio dei progetti; i fondi saranno inseriti nel nuovo bilancio fiscale e disponibili a partire dal 1° aprile.