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Nel Mare del Nord il maxi eolico offshore che alimenterà 1,5mln di persone

L’Olanda inaugura Gemini, il gigantesco parco eolico marino da 600 MW di capacità. Le sue 150 turbine produrranno 2,6 TWh l’anno

eolico offshore Gemini

 

(Rinnovabili.it) – Uno dei più grandi impianti di eolico offshore del mondo e il secondo in Europa per potenza, ha messo in funzione le sue immense turbine. Parliamo di Gemini, la wind farm da 600 MW che l’Olanda ha realizzato a largo dalle sue coste settentrionali. Dopo due anni di lavori, il gigante eolico è entrato ieri nella fase operativa.

Le 150 turbine sono oggi in funzione e nel corso dei prossimi 15 anni Gemini dovrebbe poter rimpiazzare buona parte dell’elettricità fossile dei Paesi Bassi. Con una produzione stimata di circa 2,6 TWh l’anno, i progettisti si aspettano che l’impianto eolico offshore soddisfi le esigenze elettriche di un milione e mezzo di cittadini olandesi.

 

Gemini, l’eolico offshore che cambierà l’Olanda

Il progetto, del valore di ben 2,8 miliardi di euro, nasce nel 2010 dalla collaborazione tra l’azienda canadese Northland Power, il produttore di turbine eoliche Siemens, il contractor Van Oord e la società di trattamento rifiuti HVC. È stata un’impresa davvero “un bel po’ complessa”, spiega Matthias Haag, amministratore delegato di Gemini, “in particolare perché questo parco eolico offshore si trova relativamente lontano in mare aperto … il che ha richiesto un molta logistica”.

 

Il gigantesco impianto si trova a circa 85 km a nord della costa di Groningen, e occupa in tutto 68 km quadrati. L’area d’istallazione è stata scelta così lontana non solo perché fuori dalla vista dei residenti, ma anche per poter sfruttare le migliori condizioni meteo: la zona è caratterizzata da una velocità media del vento di circa 36 km/h. “Abbiamo costruito il parco eolico entro il tempo previsto, nel rispetto del budget e in modo sicuro”, aggiunge Haag. “In questo modo Gemini rende un importante contributo alla sostenibilità dei Paesi Bassi”.

 

L’Olanda continua a dipendere dai combustibili fossili che, secondo il report del ministro dell’economia, costituiscono circa il 95% del suo approvvigionamento energetico. Tuttavia il governo si è impegnato a garantire un 14% di energia da fonti rinnovabili entro il 2020, per passare al 16% entro il 2023, e con l’obiettivo ultimo di diventare carbon neutral per il 2050.