Il governo firma l'impegno con l'industria di settore e annuncia, per il prossimo anno, due gare d'appalto per i primi 500 MW galleggianti nel Mar Mediterraneo
La potenza pianificata dovrebbe coprire il 20% del consumo di elettricità francese
(Rinnovabili.it) – La Francia ha iniziato a fare sul serio con l’eolico offshore. E dopo la creazione dell’Osservatorio nazionale dedicato alle fattorie marine nell’agosto 2021, Parigi è pronta a presentare le prime gare ed aste. L’obiettivo a lungo termine è realizzare fino a 40 GW eolici nelle acque nazionali, per coprire il 20% dei consumi elettrici francesi. Realizzando nel contempo una solida industria di settore che supporti la crescita. A metà marzo il primo ministro Jean Castex ha annunciato le gare d’appalto per la costruzione dei primi due parchi eolici galleggianti nel Mar Mediterraneo. Due centrali da 250 MW ciascuna da realizzare entro la fine del decennio; con la possibilità di estendere la capacità, in un secondo momento, fino a 750 MW a testa.
Questi progetti sono i primi nel bacino mediterraneo lato Francia, mentre il paese può già contare su sette wind farm marine in cantiere (a vari gradi di avanzamento) tra Atlantico e Mare del Nord. Ma la vera massa critica arriverà tra qualche anno. Spostando lo sguardo avanti nel tempo, infatti, l’Eliseo prevede di organizzare aste per un minimo di 2 GW di nuovo eolico offshore in Francia ogni anno a partire dal 2025. Delineando una tempistica chiara ed affidabile per gli investitori.
Eolico offshore Francia, si pensa anche alla filiera
Agli obiettivi puramente energetici seguono quelli industriali. Il governo sta investendo per rafforzare la produzione interna sia in termini infrastrutturali che di componentistica. Un impegno iniziato qualche giorno fa con due bandi ad hoc, dedicati rispettivamente: allo sviluppo delle infrastrutture portuali metropolitane; alla creazione di nuove fabbriche e siti di assemblaggio.
Non solo. Secondo quanto fa sapere in questi giorni WindEurope, il Governo avrebbe anche firmato un accordo con l’industria eolica francese. L’obiettivo? Arrivare ad utilizzare il 50% dei contenuti locali nei progetti entro il 2035 sulla base di buone pratiche e impegni volontari. “L’accordo – spiega il CEO di WindEurope, Giles Dickson – è un grande passo avanti. Fornisce la chiarezza a lungo termine di cui il settore ha bisogno. Sui requisiti di contenuto locale la Francia dovrebbe procedere con cautela. È positivo che non siano giuridicamente vincolanti, ciò rischierebbe di aumentare i costi e di rallentare gli investimenti”.