Il vento marino potrebbe soddisfare fino al 25% della domanda di elettricità dell'Unione europea. Tre nazioni UE e 25 aziende si impegnano per renderlo possibile
(Rinnovabili.it) – Due scenari: il primo basato sulle attuali politiche europee, il secondo su quello che l’industria potrebbe fare se supportata adeguatamente dai governi dei ventotto. Così WindEurope, l’associazione che rappresenta i produttori di energia dal vento, disegna il potenziale 2030 dell’eolico offshore nelle acque del Vecchio Continente. Potenziale che, per ora, è ancora tutto sommerso.
L’Europa possiede attualmente 12,6 GW di eolico offshore installato. Il settore si aspetta di crescere nei prossimi anni fino ad arrivare a coprire una quota dei consumi elettrici variabile tra il 7 per cento e l’11 per cento al 2030. Ma “questa è solo una frazione delle risorse potenzialmente sfruttabili”, spiega l’associazione.
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I recenti risultati nelle aste di Germania, Olanda e Danimarca mostrano che il comparto ha raggiunto livelli di competitività senza precedenti, merito dei rapidi progressi tecnologici, della crescita industriale e della riduzione del costo del capitale. Aumentando il supporto al settore, nell’ipotesi più ambiziosa (upside scenario), Wind Europe calcola sia possibile raggiungere entro il 2030 una potenza cumulata tra gli 80 e i 90 GW. Nello scenario di base la meta da raggiungere si aggira intorno ai 64 GW. “L’eolico offshore potrebbe in teoria generare tra 2.600 TWh e 6.000 TWh all’anno ad un costo competitivo di 65 euro il MWh o meno, compreso il collegamento alla rete elettrica”.
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Con costi medi più bassi (54 euro il MWh) il vento marino potrebbe soddisfare fino al 25 per cento della domanda di elettricità dell’Unione europea. L’attenzione ovviamente è tutta riservata alle acque del Mar Baltico, del Mare del Nord e dell’Atlantico.
Le nazioni sono ben consapevoli del tesoro energetico che hanno fra le mani come dimostra, da ultimo, l’intesa stretta tra Germania, Danimarca e Belgio e 25 aziende del settore eolico. In una dichiarazione congiunta, firmata dai ministri dell’energia de tre paesi e i ceo di imprese come Dong Energy e Siemens Gamesa, si legge dell’impegno ad aumentare la capacità eolica offhsore in Europa di cinque volte nel prossimo decennio. Nazioni e aziende lavoreranno assieme per istallare 60 GW (o almeno 4 GW all’anno) nelle acque comunitarie.