(Rinnovabili.it) – Le rinnovabili acquistano terreno, e dopo la grid parity del fotovoltaico anche per l’eolico offshore è venuto il momento di entrare apertamente in gara con le fonti fossili. Secondo una recente analisi di mercato effettuata della Ernest&Young e commissionata dalla European Wind Energy Association (EWEA), l’industria del vento marino è sulla strada giusta per raggiungere la competitività di costo con l’energia prodotta da gas e carbone entro il 2025, a patto però che riduca del 26% le sue attuali spese; queste includono sia la produzione e fornitura delle mega turbine eoliche di oggi che la promozione della concorrenza tra gli operatori industriali, l’avvio di nuovi progetti e tutto ciò che rientra nella supply chain. Si tratta di un elemento fondamentale anche in vista del potenziale di evoluzione del comparto. Nei prossimi anni, spiegano gli autori del rapporto, l’eolico offshore potrebbe triplicare la sua capacità, passando dagli 8 GW di oggi, ai 23.5GW del 2020. Questa crescita è attesa soprattutto nel mercato del Regno Unito seguito da Germania e Danimarca; ulteriori 5 GW di capacità potrebbero provenire da un contesto politico completamente stabile, sostenuto dai risultati – qualora si ingranasse davvero la marcia del cambiamento – di Parigi 2015. E con 28 GW di capacità installata, l’eolico offshore potrebbe coprire il 3,5% della futura produzione di elettricità dell’UE.
“Questo studio – ha dichiarato Thomas Becker, CEO della European Wind Energy Association – dimostra che l’energia eolica offshore in Europa sarà un importante contributo per la sicurezza energetica del continente oggi e nel corso del prossimo decennio”. Di fronte a questo scenario, la riduzione dei costi diviene quindi un fattore quanto mai irrinunciabile e per accorciare i tempi tre dei più grandi nomi dell’eolico marino hanno avviato una dichiarazione congiunta – sotto il nome di ‘United Industry‘ – come parte di un nuovo impegno per ridurre i costi del settore. Dong Energy, MHI Vestas e Siemens Wind Power and Renewables intraprenderanno azioni comuni e individuali attraverso l’intera catena di valore per fornire a lungo termini “progressi maggiori e tangibili”.