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Bristol: l’impianto eolico offshore Array Atlantic non si farà

Eolico offshore(Rinnovabili.it)  – Un progetto troppo costoso quello che la RWE Innogy aveva intenzione di realizzare nelle acque del canale di Bristol. Un parco eolico offshore che dopo un lungo iter fatto di approvazioni e di via libera ha visto bloccate le fasi necessarie all’avvio della costruzione del progetto, definito dalla società tedesca anti-economico.

Array Atlantic, questo il nome dell’impianto, avrebbe infatti incontrato problemi tecnici la cui risoluzione ha fatto crescere troppo i costi di costruzione dell’impianto. Dopo una serie di rilevamenti e studi di fattibilità che hanno interessato il sito di realizzazione della fase 3 dell’Array Atlantic, l’azienda ha deciso di bloccare il progetto e dedicarsi ad impianti economicamente più convenienti.

L’obiettivo iniziale consisteva nell’istallazione di almeno 240 turbine, per un totale di 1,2 GW di potenza istallata nelle acque del Canale. Una volta attive, rivelano gli studi realizzati, le pale eoliche avrebbero generato energia elettrica per circa 900mila famiglie britanniche.

Comunicata la decisione il direttore della Divisione Eolico Offshore della Paul Cowling RWE Innogy ha dichiarato “Viste le sfide tecnologiche che dobbiamo affrontare e le attuali condizioni di mercato, non è questo il momento giusto per la RWE di continuare ad investire in questo progetto.” Detto questo, il presidente ha sottolineato che l’eolico offshore continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nelle politiche energetiche della società, che rimane impegnata nella realizzazione di progetti di sfruttamento del vento marino con l’obiettivo di istallare almeno 5,2 GW di potenza. Tra questi l’impianto Gwynt-y-Mor da 576 MW di capacità, che una volta realizzato diventerà il secondo impianto offshore al mondo per grandezza.

 

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