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L’eolico offshore traina il boom di energia dal vento del 2021

Quest’anno la nuova capacità installata di eolico offshore dovrebbe toccare i 12GW. Il doppio di quella aggiunta nel 2020 e nel 2019. La quota cinese cresce ancora e supera il 50% con 7,5 nuovi GW. E il 2020 dell’eolico è da record con 93 nuovi GW, +53% sul 2019. Ma anche questi nuovi record non bastano per tenere il passo della crisi climatica

Eolico offshore in Italia
Foto di rdaudt da Pixabay

Il rapporto GWEC sottolinea la ripresa dell’eolico offshore nel 2021

(Rinnovabili.it) – Il 2020 ha segnato nuovi record per l’energia dal vento. Sono 93 i nuovi GW di capacità installata, una crescita di oltre il 50% anno su anno. Cina e USA hanno dominato con una quota del 75%. Male invece l’offshore: ma sarà solo una parentesi dovuta alla fase più critica della pandemia. Le turbine in mare saranno di nuovo protagoniste della crescita delle rinnovabili quest’anno, prevede il Global Wind Energy Council (GWEC). A trainare il boom dell’eolico offshore, sarà la Cina.

Il balzo in avanti sarà praticamente un raddoppio, per l’eolico offshore. Nel 2020, la nuova capacità installata si è fermata a 6,1GW, poco sotto i valori toccati nel 2019 che ammontavano a 6,24GW. Per l’anno in corso, invece, GWEC stima che il rimbalzo proietterà i nuovi parchi eolici marini verso una capacità installata superiore a 12GW.

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E ancora una volta, questo risultato sarà in gran parte legato alla performance della Cina. Nell’anno in cui è scoppiata la pandemia l’eolico offshore cinese ha toccato i 3GW di nuova capacità installata, praticamente metà del totale mondiale. Quest’anno la quota dovrebbe allargarsi ancora di più, complice la fine dei sussidi statali prevista per dicembre prossimo. Le previsioni di GWEC parlano di circa 7,5GW di nuova capacità installata al largo delle coste della Cina per il 2021.

Numeri molto elevati, ma ancora non in linea con il ritmo che è necessario per accompagnare la transizione energetica verso l’obiettivo di riscaldamento globale pattuito a Parigi nel 2015. Secondo il dossier, con le politiche attuali durante questo decennio dovrebbero venire installati 235GW di nuova capacità di eolico offshore in tutto il mondo. Vale a dire 7 volte i volumi attuali, ma ancora distanti dal ritmo vertiginoso a cui l’industria dell’energia dal vento deve correre. Secondo le proiezioni dell’Agenzia internazionale per l’energia (Iea), infatti, entro il 2050 i parchi eolici marini dovranno arrivare a una nuova capacità installata pari a 2.000GW. GWEC dal canto suo sottolinea che il ritmo dell’industria eolica, complessivamente, deve triplicare per centrare gli obiettivi sul clima.

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L’industria continua a “battere record, ridurre i prezzi e innovare a nuovi livelli”, riconosce l’ad di GWEC, Ben Backwell. “Ma come ha riconosciuto il G20 nel suo ultimo vertice, siamo in un’emergenza climatica e non possiamo più accontentarci di battere semplicemente record: la scala di crescita che dobbiamo raggiungere per il futuro del nostro pianeta va oltre tutto ciò che abbiamo visto prima”, puntualizza.