Nella valutazione di fattibilità di una wind farm marina è necessario includere studi approfonditi delle specie che frequentano la zona
“Dal momento che il numero e le dimensioni delle turbine off shore sta aumentando, è sempre più necessario considerare le conseguenze e gli impatti cumulativi di queste attività su specie marine“, ha dichiarato Bailey. “E’ essenziale identificare dove balene, delfini e altri animali si trovino per contribuire ad evitare impatti negativi continuando a monitorare la loro risposta alla costruzione e al funzionamento degli aerogeneratori”. Tra gli aspetti più critici appare l’attività di battitura delle fondazioni (piling), finalizzata all’infissione nel fondale delle basi: i forti rumori provocati possono non solo disturbare il comportamento dei mammiferi marini a distanze di molti chilometri, ma anche provocare veri e propri problemi di compromissione dell’udito e disorientamento se presenti a distanza ravvicinata. D’altra parte, spiegano gli scienziati, le fondamenta delle turbine possono agire come barriere artificiali e aumentare le fonti alimentari. “Un elemento critico nella pianificazione energetica eolica è proprio sviluppare progetti in modo tale da evitare o ridurre al minimo gli impatti ambientali negativi che tali impianti possono causare”, ha aggiunto il collega e scienziato Tom Miller. “Fare queste valutazioni richiede un anno di studi approfonditi delle specie che frequentano la zona, in particolare di quelle protette sensibili ai suoni, come i mammiferi marini”.