(Rinnovabili.it) – E’ stato pubblicato oggi il rapporto “OffshoreGrid”, documento di sintesi dell’omonimo progetto europeo che ha analizzato la possibilità di utilizzare infrastrutture off-shore per la connessione dei parchi eolici alla rete elettrica UE. Il lavoro di analisi svolto congiuntamente da un pool di istituti di ricerca ha rivelato l’enorme potenziale, in termini di risparmio economico, nel progettare e sviluppare, griglie elettriche off-shore che colleghino i parchi eolici istallati nel Mare del Nord e nel Mar Baltico, piuttosto che realizzare singoli collegamenti tra le wind farm e la riva. “Hub” di connessione in alto mare, spiega il rapporto, in grado di dimostrare un efficienza maggiore e dunque portatori di un risparmio non indifferente. Gli autori della relazione calcolano che le infrastrutture di distribuzione off-shore, in alternativa ai cavi normalmente impiegati per il collegamento delle centrali eoliche, potrebbero ridurre di circa 14 miliardi di euro i normali costi di investimento. Inoltre, se queste hub fossero combinati con interconnessioni “meshed grid” (griglia a maglie) , i necessari costi aggiuntivi – da 5 a 7 miliardi di euro – si compenserebbero con ben 16-21 miliardi di euro in termini di benefici economici nei 25 anni di gestione della rete. “Il rapporto OffshoreGrid invia una richiesta ai nostri politici e legislatori. Si dovrebbe contribuire a innescare e guidare investimenti tempestivi, approfondendo al contempo lo scambio internazionale e le collaborazioni necessarie per rendere l’Europa ancora più efficiente nelle interconnessioni elettriche”, sostiene Geert Palmers, Amministratore Delegato di 3E, nonché coordinatore del progetto. “OffshoreGrid” ha coinvolto nello studio anche l’Agenzia tedesca per l’Energia (dena), l’EWEA, l’Università Tecnica Nazionale di Atene, il norvegese Energy Research Institute (SINTEF) e l’istituto polacco per le energie rinnovabili. “Per poter agevolare lo sviluppo di una griglia elettrica in mare, i paesi del Mar del Nord e del Baltico devono adattare il quadro giuridico con un lavoro di squadra”, ha dichiarato Stephan Kohler, Amministratore Delegato dell’Agenzia tedesca per l’energia (dena). “Per esempio, la compatibilità delle politiche di collegamento alla rete e i meccanismi di sostegno devono essere perseguiti con la massima priorità. Abbiamo bisogno di concetti innovativi per la distribuzione dei costi e benefici per la costruzione di nuove reti elettriche transnazionali”.