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Eolico: la Scozia approva il progetto Stornoway

(Rinnovabili.it) – E’ stato approvato in Scozia il progetto per la realizzazione del più grande parco eolico del paese. La firma va a rafforzare la posizione di grande produttore eolico del paese, che vedrà presto la costruzione sull’isola di Lewis dell’impianto Stornoway, 129,6 MW di potenza istallata. Il parco, che prende il nome dalla vicina cittadina, produrrà energia sufficiente a soddisfare le necessità di 60mila abitazioni grazie alla messa in funzione delle 36 turbine contro le 42 previste dal precendente progetto, che non era stato approvato a causa dell’elevato impatto ambientale e paesaggistico per la presenza della vicina area di protezione speciale delle Peatland. Il ministro dell’Energia, Fergus Ewing, si è detto soddisfatto per l’approvazione del progetto, prevedendo che sarà in grado di dare una spinta significativa all’economia delle isole occidentali, permettendo anche di risparmiare di migliaia di tonnellate di emissioni di carbonio, svolgendo un ruolo chiave nell’aiutare Scozia a raggiungere l’obiettivo che mira a generare il 100 per cento della sua elettricità da fonti rinnovabili entro il 2020.

Oltre alla sicurezza ambientale e alla garanzia di una produzione di energia a zero emissioni le società che partecipano alla realizzazione del progetto hanno garantito la creazione di un elevato numero di posti di lavoro sia in fase di costruzione del progetto sia in fase di funzionamento e manutenzione. “Fin dall’inizio abbiamo cercato di sviluppare un parco eolico in base alle esigenze della comunità locale”, ha detto il direttore del progetto Ron Peddie. “Il team di sviluppo è inoltre particolarmente lieto del sostegno dimostrato dal pubblico durante tutto il processo di consultazione e siamo certi che saranno contenti quando il parco eolico sarà costruito. L’investimento rappresentato dal parco eolico Stornoway è significativo e per quanto possibile si cercherà di utilizzare la catena di fornitura locale, al fine di massimizzare i benefici sociali ed economici per gli isolani.”

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