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Anev: l’eolico italiano è maturo e competitivo

Energia rinnovabile
Foto di 1778011 da Pixabay

 

 

L’eolico italiano ha portato a casa un nuovo successo

(Rinnovabili.it) – Gli esiti di Registri e Aste della prima procedura del decreto Fer 1, pubblicati dal GSE a fine gennaio, hanno testimoniato l’importante partecipazione del settore eolico italianoa completa saturazione dei contingenti di potenza messi a disposizione dal Decreto”. A ricordarlo è oggi l’Anev, l’associazione che rappresenta i produttori nazionali di energia dal vento. A distanza di quasi un mese dalla pubblicazione dei primi risultati del DM 4 luglio 2019, Anev fa il punto della situazione (leggi anche Incentivi rinnovabili: l’eolico onshore trionfa all’asta italiana)

Il nuovo Decreto Ministeriale ha per la prima volta previsto l’aggiudicazione di un meccanismo di incentivazione a due vie. “Tale previsione non rende possibile una diretta correlazione tra il valore di aggiudicazione e il valore del PUN se non a meri fini indicativi”, ha affermato l’associazione in un breve nota stampa.

 

Da notare che la partecipazione degli operatori eolici è risultata importante, addirittura predominante sulla fonte fotovoltaica a dimostrazione che la tecnologia eolica non solo è matura e competitiva ma che esiste un potenziale eolico importante nel Paese che l’ANEV ha da tempo rappresentato nelle dovute sedi Istituzionali. 

 

Per i 500 MW messi a disposizione per le aste dalla prima procedura del DM – Gruppo A, le richieste pervenute sono state 27, di cui ben 18 progetti eolici sono stati ammessi in graduatoria su un totale di 19. Per i 45 MW messi a disposizione per i registri dalla prima procedura del DM – Gruppo A, le richieste pervenute sono state 523, di cui ben 96 progetti eolici ammessi in posizione utile su un totale di 169. Il contingente di potenza non assegnato per i registri in questa procedura è stato di ben 26 MW.

“I valori di cui sopra – sottolinea l’associazione –  sono una chiara evidenza che oggi il settore eolico nel nostro Paese non solo è presente, ma è anche maturo e pronto a contribuire significativamente al processo di transizione energetica delineato dal PNIEC”.

 

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