Il 2011 si è chiuso con 21 punti percentuali sopra al 2010 in fatto di capacità eolica istallata a livello mondiale. Guidano la crescita, America Latina, Africa e Asia, divenuti da due anni i mercati che attirano più investimenti
Ma le vere buone notizie arrivano mettendo a fuoco i risultati nazionali. Ad oggi infatti sono 75 i Paesi ad aver messo in funzione – sul proprio territorio o a largo delle proprie coste – un impianto eolico commerciale, e 22 dei quali hanno già superato la capacità nazionale di 1 GW. “Nonostante lo stato dell’economia globale, l’energia eolica continua ad essere la tecnologia numero uno nella produzione da fonti rinnovabili”, ha commentato Steve Sawyer, segretario generale GWEC. “Il 2011 è stato un anno difficile, come lo sarà il 2012, ma le fondamenta del settore rimangono solide. Per il secondo anno consecutivo, la maggior parte dei nuovi impianti erano al di fuori dell’OCSE, con in testa i nuovi mercati nati in America Latina, Africa e Asia”.
CINA, INDIA E BRASILE Pur avendo dovuto affrontare un anno pieno di sfide e difficoltà, la Cina ha consolidato la sua posizione di leader grazie ad una capacità complessiva di più di 62.000 MW; secondo Li Junfeng, segretario generale della Cina Renewable Energy Industry Association (CREIA), l’industria del vento della Repubblica Popolare diverrà nel 2013 ancora più forte e competitiva nel prossimo anno. Per l’India, il 2011 è stato l’anno di un’altra pietra miliare, avendo raggiunto una capacità totale di oltre 16.000 MW e stando alle previsioni della nazionale Wind Turbine Manufacturers Association Iniziative, le attuali politiche governative attireranno nei prossimi anni abbastanza investimenti da rendere quasi certo nuovi 5000 MW entro la fine del 2015. Anche l’America Latina ha avuto un buon anno, crescendo oltre i 1200 MW sotto la spinta di un Brasile sempre più affamato di vento. “Il Brasile ha raggiunto il traguardo di 1 GW nel 2011, ed ha una pipeline di oltre 7.000 MW da completare entro la fine del 2016”, ha spiegato Pedro Perrelli, direttore esecutivo della brasiliana Wind Energy Association (ABEEOLICA). “Il settore eolico nazionale ha attratto significativi investimenti, agevolato dalle politiche della Banca Nazionale di Sviluppo sostenibile, ma ora è sempre più necessario un nuovo quadro politico con regole chiare per il futuro affinché la crescita mantenga questo passo”.