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Eolico galleggiante, il MiTE apre la manifestazione d’interesse per le acque italiane

Il governo avvia una mappatura dei soggetti in grado di realizzare progetti eolici flottanti. Quindi istituirà tavoli di condivisione tecnica e di supporto tecnicoamministrativo per la valutazione

eolico galleggiante
By Jplourde umaine, Own work, CC BY-SA 4.0, Link

Avviso pubblico sulla produzione di energia elettrica mediante eolico galleggiante

(Rinnovabili.it) – Quando si parla di energia eolica offshore, l’Italia resta in silenzio. I pochi progetti presentati finora sono pressoché fermi in un labirinto di autorizzazioni e permessi. Eppure il settore è una delle leve del Piano nazionale energia e clima (PNIEC 2030). Nell’attuale versione, il documento governativo, prevede la realizzazione di almeno di 900 MW di wind farm nelle acque mediterranee. E il valore potrebbe essere rivisto al rialzo, con il nuovo aggiornamento dei target imposto dal Green Deal europeo.

In questo campo la migliore chance di sviluppo italiana si chiama eolico galleggiante: impianti realizzati su basi flottante, che non richiedono pertanto fondamenta fisse e meglio si adattano ai profondi fondali del Mediterraneo. La tecnologie esiste e offre diverse vantaggi, ma quanto è realmente pronto il mercato nazionale a renderla operativa? Per rispondere a questa domanda, il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) ha lanciato in questi giorni una manifestazione d’interesse, rivolta a tutti i soggetti imprenditoriali in grado di proporre progetti di eolico galleggiante. “Come è noto il Governo italiano è impegnato al raggiungimento degli obiettivi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili stabiliti in ambito internazionale ed euro-unitario”, scrive il Ministero. “In tale quadro, anche in considerazione della situazione orografica e di utilizzo del territorio italiano, un importante ruolo potrà essere assunto dagli impianti di sfruttamento dell’energia eolica collocati in mare mediante l’utilizzo di piattaforme galleggianti”.

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L’avviso esplorativo raccoglierà per i prossimi 17 giorni le proposte delle imprese interessate. Quindi istituirà tavoli di condivisione tecnica e di supporto tecnicoamministrativo per la valutazione, approvazione e realizzazione di ciascun singolo progetto. Contestualmente il Mite saggerà l’interesse dei soggetti, interessati a conoscere e valutare i profili ambientali e produttivi riferiti degli impianti, a prender parte agli stessi tavoli.

“Sarà cura del Ministero proporre la composizione di ciascun tavolo di lavoro e organizzare il relativo funzionamento […] avendo quali parametri principali di riferimento la minimizzazione degli impatti ambientali, la celerità della realizzazione e il dimensionamento ottimale di ciascun progetto sotto il profilo della produzione energetica”. Con la possibilità di estendere l’attività di supporto anche agli adempimenti di carattere tecnico e amministrativo connessi. Qui tutte le informazioni.