(Rinnovabili.it) – Mentre l’Italia è riuscita solo in questi mesi a sbloccare il primo degli oltre 15 progetti di eolico offshore richiusi da anni nei cassetti della burocrazia nazionale, la Francia ingrana la marcia nel settore dell’energia del vento, in tutto e per tutto disposta a rincorrere i grandi progetti marini di Paesi come il Regno Unito e la Germania. Il Governo di Parigi ha infatti lanciato proprio in questi giorni un nuovo bando di gara espressamente dedicato al settore dell’eolico galleggiante. Dopo l’esperimento marino portato avanti da un consorzio Giapponese a largo delle coste di Fukushima, quello della Francia potrebbe divenire uno dei più grandi tentativi per testare questa nuova tecnologia su scala industriale. In realtà, in questi ultimi anni anche Portogallo e Norvegia si sono cimentati con la nuova tecnologia, ma ad oggi possono contare solo una turbina galleggiante.
Il bando, reso pubblico ieri dall’Agenzia francese dell’ambiente ADEME, invita le imprese a presentare delle proposte per la realizzazione in mare aperto di parchi eolici “fluttuanti” composti dalle 3 alle 6 turbine ciascuno e dotati di una capacità di almeno 5 MW ad aerogeneratore. I siti prescelti dal governo? L’ADEME ha individuato tre aree nel Mediterraneo e una a sud della Bretagna. Questo tipo di impianti risulta adatto anche ad acque più profonde del limite massimo di 50 metri imposto alle fondamenta delle turbine offshore tradizionali. Gli offerenti dovranno sia dichiarare la capacità energetica che intendono istallare, sia quale feed-in tariff vogliono ottenere per l’energia elettrica prodotta e di quanto sostegno finanziario ritengono d’aver bisogno. Il Governo ha già preparato per il bando 150 milioni di euro, da assegnare in parti come prestito e in parte come aiuti agli investimenti. Le offerte saranno selezionati sulla base dei meriti tecnici e della solidità finanziaria, ma anche sulla misura in cui i partner saranno in grado di contribuire “alla crescita dell’industria eolica offshore galleggiante in Francia”.