(Rinnovabili.it) – La Danimarca non è nuova ai record dell’energia del vento. Ma quello che è stato raggiunto dalla nazione in questi giorni ha molto più del semplice gusto della conferma. lo scorso giovedì 9 luglio, i parchi eolici danesi hanno prodotto così tanta energia da, non solo, soddisfare completamente il fabbisogno elettrico nazionale, ma anche da costringere la rete a convogliare oltre confine il surplus. In una giornata insolitamente ventosa, le turbine danesi hanno regalato al Paese il 116% della sua domanda elettrica, che si è trasformato addirittura nel 140% alle 3 di mattina del giorno successivo, grazie al fisiologico calo dei consumi. I dati sono riportati nero su bianco nel sito web di rete danese – energinet.dk – che fornisce un resoconto minuto per minuto della produzione rinnovabile immessa nella rete dello Stato Europeo. Si scopre così un fatto ancor più interessante: data la particolare intensità delle raffiche di vento (che costringono molti operatori a ridurre la potenza di picco per evitare malfunzionamenti), i 48 GW di eolico istallati nella nazione non stavano neppure funzionando a pieno regime.
Cosa farne con l’energia in eccesso? Semplice, la si stocca oltreconfine grazie alle infrastrutture di interconnessione: l’80% del surplus eolico è finito, in parti uguali, negli impianti idroelettrici a pompaggio di Germania e Norvegia. La restante quota parte invece è stata esportata in Svezia. In realtà di tali prestazioni non c’è neanche da mervigliarsi troppo. Già nel 2013 il Paese aveva fatto parlare di sé, con oltre la metà del consumo energetico soddisfatto dall’eolico per un intero mese. “Ciò dimostra che un mondo 100% alimentato da energia rinnovabile non è fantasia”, ha commentato al Guardian Oliver Joy, un portavoce dell’European Wind Energy Association. “L’energia eolica e le fonti rinnovabili possono essere una soluzione di decarbonizzazione e anche fornire la sicurezza dell’approvvigionamento in periodi di forte domanda”. E l’obiettivo del Governo di rifornirsi di sola energia rinnovabile nel medio termine si fa sempre più vicino.