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Promozione eolico d’alta quota, approvata risoluzione M5S

 

Promozione eolico d'alta quota, approvata risoluzione M5S

 

(Rinnovabili.it)  – Il vento “troposferico” è una risorsa dalle enormi potenzialità ma ancora poco sfruttata. Soprattutto in Italia dove fino a ieri non l’eolico d’alta quota non era  neppure riconosciuto ufficialmente come un fonte di energia rinnovabile. Ora tutto è pronto a cambiare: la Commissione X Attività Produttive della Camera ha approvato la risoluzione presentata a prima firma Ivan della Valle (M5S) che chiede al Governo di assumere iniziative per riconoscere il vento troposferico quale fonte di energia rinnovabile e di promuovere nel contempo iniziative che, agevolando l’accesso al credito e ridimensionando le tasse per attività di ricerca e sviluppo, lancino attività imprenditoriali che sviluppino le tecnologie di sfruttamento.

 

Sopra i 500 metri di altezza dal suolo il vento può rappresentare un enorme giacimento naturale di energia: è più conveniente dell’eolico tradizionale poiché è caratterizzato da potenze captate più elevate e da una maggiore producibilità. Cosa vuol dire questo nella pratica? Che lo sfruttamento di questa fonte, che possiede una velocità maggiore del 10% a quelle altezza, permette di ottenere un 33% di energia in più, riducendo il costo dell’energia da fonte eolica, fino quasi a un terzo del costo per MWh degli impianti eolici a torre.

E nel nostro paese già alcune aziende hanno iniziato a sviluppare questa tecnologia che comporta un impatto ambientale minore rispetto a quello delle pale eoliche, ma perché si possa passare dalla sperimentazione alla fase commerciale la strada è ancora lunga. “Gli obiettivi internazionali – afferma il portavoce M5S Ivan Della Valle – impongono un aumento dello sfruttamento di sistemi per la produzione di energia da fonte rinnovabile rispetto all’utilizzo dei combustibili fossili ed è ora che l’Italia faccia la sua parte. Sul vento troposferico tanto si può ancora fare in termini di ricerca e sviluppo. Questa nuova frontiera, se sostenuta fermamente anche dal Governo, può essere il motivo per far restare in Italia i nostri giovani, facendo nascere nuove startup innovative nel settore dell’energia”.

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