Partnership tra big per lo sviluppo dell’eolico con batteria
(Rinnovabili.it) – Il fotovoltaico con accumulo ha aperto la strada. Ora tocca all’eolico con batteria convincere che il futuro della generazione distribuita possa accelerare verso le rinnovabili non programmabili. A inaugurare la nuova strada è la partnership siglata tra due big del mondo energetico: è di oggi infatti l’annuncio che la Tesla è pronta a lavorare con Vestas Wind Systems A / S per capire come combinare turbine eoliche e sistemi di storage e poter usare l’energia del vento anche nelle giornate di calma piatta.
Il progetto nasce da un’idea della società danese, oggi il più grande produttore di aerogeneratori al mondo. La Vestas ha avviato un ampio programma di ricerca dedicato all’eolico con batteria, annunciando lo scorso aprile l’intenzione di lavorare con diversi produttori di dispositivi di accumulo. La partnership con il gigante californiano guidato da Elon Musk, è stata segnalata per la prima volta dal quotidiano danese Borsen e rientra nei 10 progetti dedicati, portati avanti dalla multinazionale danese.
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L’obiettivo della Vestas è quello di riuscire a giocare d’anticipo. Dopo aver conquistato la quota di mercato mondiale più grande, scavalcando la cinese Goldwind e la statunitense GE (dati del report di MAKE Consulting), la società sta cercando di raggiungere un nuovo vantaggio competitivo. Come confermato dal presidente Bert Nordberg “Attraverso differenti progetti, Vestas sta lavorando con diverse aziende specializzate nelle tecnologie di stoccaggio energetico, tra cui Tesla, per esplorare e testare come le turbine eoliche e l’immagazzinamento elettrico possano lavorare insieme in soluzioni energetiche sostenibili, capaci di ridurre i costi energetici”. In una dichiarazione ufficiale, il produttore di turbine ha comunicato di essersi messo al lavoro sull’obiettivo già nel 2012 attraverso alcuni progetti pilota come il Lem Kær, l’impianto d’accumulo a ioni di litio da 12 MW nella Danimarca occidentale. Un esperimento replicato anche nella centrale offshore di Burbo Bank, la prima al mondo ad essere integrata ad un impianto di storage.
Nordberg ha anche suggerito che Vestas potrebbe prendere in considerazione l’acquisto di piccole partecipazioni in una serie di aziende del settore dello storage “per vedere quali avranno la meglio prima di procedere ad una grande acquisizione”.