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Eolico, anacronistico pensarlo costoso e intermittente

(Rinnovabili.it) – L’eolico onshore potrebbe raggiungere la grid parity entro il 2016, rivelano gli analisti confermando come la percezione dell’energia generata dal vento, considerata spesso costosa e intermittente, non sia più una visione reale se si tiene conto dei progressi tecnologici raggiunti dall’intero settore.

Il prezzo dell’energia eolica si allineerà  a quello dell’energia prodotta da fonte fossile entro il 2016, spinto anche dalla diminuzione dei costi delle turbine, destinati a scendere ulteriormente. A rivelarlo è una ricerca pubblicata la scorsa settimana da Bloomberg New Energy Finance (BNEF) nella quale si prevede che le fattorie del vento produrranno energia al pari di quanto generato con il carbone, il gas e il petrolio con una diminuzione dei prezzi di vendita del 12% nei prossimi 5 anni.

Turbine più grandi e più alte, aerodinamica migliore, controlli più attenti e il miglioramanto dell’efficienza significa che il fattore di capacità ovvero la potenza in uscita raggiunta da una turbina aumenterà del 34 per cento. Al pari sono scesi e continueranno a diminuire anche i costi di produzione e di manutenzione come anche il prezzo dell’energia, diminuito già del 14% che ha portato il prezzo dai 200 euro per MWh a solo 53 euro/MWh, ossia 6 euro in più di quanto si paga l’energia prodotta da turbine a gas a ciclo combinato. A tal proposito Justin Wu, analista esperto di eolico, ha insistito nel ricordare che la percezione dell’energia generata dal vento come costosa ed intermittente è anacronistica.

“Nelle aree col potenziale migliore la generazione è già a costi competitivi con l’elettricità prodotta utilizzando combustibili fossili, e sarà così anche per la maggior parte delle nuove turbine onshore installate in tutto il mondo entro il 2016”, ha commentato Wu.

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