In una lettera inviata alla Commissione europeaI otto ministri europei chiedono un maggiore sostegno finanziario per lo sviluppo di impianti solari e eolici
Fondamentali al Green Deal, le energie rinnovabili devono essere colonna portante delle politiche industriali UE
(Rinnovabili.it) – Espandere la catena di approvvigionamento delle energie rinnovabili all’Europa intera attraverso fondi comunitari e aiuti di Stato. Questa, in sintesi, la richiesta inviata a Bruxelles dai ministri di Lituania, Polonia, Grecia, Spagna, Lettonia, Estonia, Austria e Lussemburgo.
La missiva – destinata al commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton ed al commissario europeo per l’energia Kadri Simson – sottolineava ancora un volta il ruolo giocato dalle energie rinnovabili nell’economia comunitaria. E, in particolare, le potenzialità di eolico e fotovoltaico in termini di crescita, investimenti, occupazione e innovazione. Nel dettaglio i firmatari hanno chiesto all’esecutivo di riconoscere le fonti pulite come una “tassello strategico e prioritario” per le politiche energetiche europee. Ciò significherebbe, ad esempio, includere i rappresentanti dell’industria rinnovabile nel cosiddetto “Forum Industriale”, cioè l’organo consultivo di alto livello che riunisce gli Stati membri, le istituzioni europee e tutte le parti interessate del settore che dovrebbe essere istituito settembre 2020.
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Per raggiungere l’obiettivo del Green Deal europeo sulla neutralità climatica entro il 2050 – va ricordato – l’Europa dovrà investire oltre 2 mila miliardi di euro in energia eolica e solare nei prossimi 30 anni. I ministri chiedono pertanto un maggiore sostegno per le energie rinnovabili da parte di fondi europei come InvestEU e, in generale, un “approccio più flessibile” per quanto riguarda gli aiuti di Stato.
“Quando i ministri di Polonia, Grecia, Spagna, Austria, Benelux e tutti e 3 i Paesi baltici chiedono una forte politica industriale a livello di eolico e solare – ha commentato Giles Dickson, CEO di WindEurope – diventa chiaro e cristallino per tutti: la transizione verso le energie rinnovabili fa bene all’occupazione e alla crescita”. “17 Stati membri dell’UE – ricorda Dickson – chiedevano già un piano di risanamento verde. Ora un’altra ampia alleanza sta mettendo in luce l’importanza economica strategica delle industrie rinnovabili in Europa e la necessità che l’UE le supporti. Non vediamo l’ora che Bruxelles prenda le misure decisive che sono richieste”.
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