La denuncia dell’EWEA: “La produzione di energia da fonti non rinnovabili rappresenta ben il 44% del consumo dell'UE totale d'acqua: più di ogni altra attività”
(Rinnovabili.it) – In Europa le centrali nucleari, quelle a carbone e a gas utilizzano ben 4,5 miliardi di metri cubi di acqua all’anno, ovvero l’equivalente di quella necessaria a tutti gli 82 milioni di cittadini della Germania. Sono cifre decisamente impressionanti quelle denunciate nel nuovo rapporto European Wind Energy Association (EWEA), presentato in questi giorni a Barcellona. Il documento, dall’esplicito titolo “Saving water with wind Energy” mette in luce un aspetto forse troppo spesso dimenticato: quanto la produzione di energia non rinnovabile incida a livello idrico.
“L’acqua è un prerequisito per la vita, una risorsa indispensabile per l’economia, e svolge un ruolo fondamentale per il clima”, commenta l’EWEA. “Ogni cittadino europeo consuma 4.815 litri di acqua al giorno in media, compreso l’uso diretto di acqua (consumi delle famiglie) e l’uso indiretto di acqua (acqua necessaria per la produzione di prodotti industriali e agricoli) (dati Vanham & Bidoglio, 2013). E tutti questi impieghi includono la produzione di energia”. La produzione di energia rappresenta ben il 44% del consumo totale d’acqua nell’Unione Europea, più di ogni altra attività. Eppure soluzioni per il risparmio idrico esistono: l’energia eolica, che non usa l’acqua, evita annualmente l’uso di 1,2 miliardi di metri cubi d’acqua pari ad un risparmio economico di 2,4 miliardi di euro.
“Per raffreddare le centrali nucleari europee, così come quelle da fonti fossili, si consuma l’equivalente di oltre tre piscine olimpioniche ogni minuto di ogni giorno”, ha sottolineato Ivan Pineda di EWEA. “Aumentare il nostro uso dell’energia eolica contribuirà a preservare questa preziosa risorsa molto più efficacemente di qualsiasi divieto di innaffiare il giardino”. Secondo le proiezioni dell’associazione, l’eolico potrebbe entro il 2030, evitare una spesa, relativamente all’acqua consumata, tra gli 11,8 e i 17,4 miliardi di euro l’anno.